Termini: tenta di violentare una commessa, rimesso in libertà con obbligo di firma dentro la stazione
Un uomo di 35 anni, di nazionalità italiana e senza fissa dimora, ha tentato di violentare una commessa nel piano inferiore della Stazione Termini. La ragazza, 24 anni, riesce a sfuggire al suo aggressore e a farlo arrestare dai carabinieri in servizio all'interno dello scalo ferroviario. I fatti, riportati oggi dall'edizione romana del Corriere della Sera, sarebbero avvenuti nel tardo pomeriggio dello scorso sabato 17 dicembre.
Secondo quanto riportato dal verbale di interrogatorio del fermato, l'uomo si aggirava per la stazione con un "bullone di ancoraggio dei treni", con il quale avrebbe minacciato la sua vittima. Alla domanda perché lo portasse con sé ha risposto solo per difesa, visto che "la notte la Stazione è pericolosa".
L'uomo è stato sottoposto ieri all'udienza per direttissima dopo aver passato due giorni in stato di fermo. Il giudice ha disposto la sua rimessa in libertà, mancando a suo avviso l'elemento di flagranza di reato e il fatto che sia incensurato. Il giudice però ha disposto come misura cautelare nei confronti del 35enne, l'obbligo di presentazione due volte al giorno proprio agli uffici dei carabinieri all'interno della stessa Stazione Termini, avendo riconosciuto i gravi indizi di colpevolezza a suo carico.
Il presunto aggressore si è difeso dicendo che non voleva aggredire la ragazza ma che semplicemente, quando se l'è trovata davanti aveva i pantaloni abbassati perché stava facendo pipì. Un racconto che non è suonato convincente alle orecchie del giudice, che invece ha ritenuto coerente il racconto della ragazza che sarebbe riuscita a divincolarsi dall'uomo approfittando di un momento in cui questo aveva abbassato la guardia.