Tenta il suicidio dopo una lite: i carabinieri la trovano in un burrone di 30 metri e la salvano
Si è allontanata da casa della figlia dopo averci litigato e ha tentato di suicidarsi, ma i carabinieri l'hanno ritrovata all'interno di un burrone profondo trenta metri e l'hanno salvata. L'episodio, che avrebbe potuto avere un esito drammatico ma che, grazie all'intervento dei militari dell'Arma, si è concluso con il lieto fine, è avvenuto nella serata di ieri, mercoledì 22 maggio, nel Comune di Sezze, in provincia di Latina. Ad essere coinvolta è una donna di sessantatré anni del posto. I carabinieri l'hanno trovata e affidata alle cure del personale sanitario, che l'ha presa in carico e trasportata in ospedale.
Ha tentato il suicidio dopo una discussione con sua figlia
Secondo quanto ricostruito al momento dell'accaduto la donna aveva discusso con sua figlia di quarantadue anni. Una lite nata per motivi banali e a seguito della quale la donna è uscita dall'abitazione di sua figlia e si è allontanata senza dire dove stesse andando, con l'intenzione di suicidarsi. Arrivata la segnalazione dei famigliari al Numero Unico delle Emergenze 112, sul posto sono giunte le forze dell'ordine, che hanno dato il via alle ricerche. I carabinieri della stazione locale hanno perlustrato la zona insieme ai vigili del fuoco di Latina e al personale della protezione civile.
La donna era in un burrone ed è stata salvata
I soccorritori hanno trovato la donna in località Anfiteatro. La sessantatreenne si trovava all'interno di un burrone profondo circa trenta metri. Era in stato confusionale e aveva urgente bisogno d'aiuto. I carabinieri insieme ai vigili del fuoco l'hanno salvata e affidata alle cure del persoanle sanitario, che l'ha trasportata con urgenza all'ospedale di Latina.