Tenta di uccidere il papà, poi prova a crearsi un alibi: “Non lo vedo da ore, voi l’avete visto?”
Picchia il padre a mani nude riducendolo in fin di vita, poi prova a crearsi un alibi con i vicini di casa: "Non so dove sia mio padre, voi l'avete visto o sentito?". E propio i vicini hanno tentato in tutti i modi di contattare l'anziano, un 85enne rimasto vedovo. Non rispondeva né al telefono né alla porta e così i condomini hanno lanciato l'allarme. Il fatto è avvenuto ieri in via Giuseppe Sacconi, zona Flaminio a Roma.
Sul posto sono arrivati i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Trionfale, che hanno però ricostruito un quadro che inchioda il figlio dell'85enne, fermato con l'accusa di tentato omicidio. L'anziano è stato trovato riverso a terra nel suo appartamento, in un lago di sangue e con profonde ferite sopratutto alla testa. Probabilmente aveva sbattuto ripetutamente la testa contro muri e mobili dell'abitazione. L'uomo è stato affidato ai soccorritori del 118 e accompagnato d'urgenza al pronto soccorso del policlinico Agostino Gemelli, dov'è tuttora ricoverato in stato di incoscienza, in prognosi riservata e in gravissime condizioni.
Nonostante il tentativo di crearsi un alibi, i carabinieri sono convinti che l'autore del tentato omicidio sia proprio il figlio dell'85enne. Stando a quanto ricostruito, l'uomo era già noto alle forze dell'ordine proprio per le continue minacce ai danni del genitore. La sorella del 52enne, inoltre, è stata ascoltata e ha confermato i rapporti a dir poco tesi tra padre e figlio. Quest'ultimo, senza un lavoro, di fatto viveva grazie ai soldi del padre, a cui spesso chiedeva denaro forse per acquistare droga.
Nonostante le prove schiaccianti a suo carico, come anticipato, l'uomo ha tentato di crearsi un alibi.