Tensione e scontri a Roma tra disoccupati e polizia: “Dopo abolizione Rdc, governo ci dia lavoro”

Proteste a Roma da parte del movimento dei disoccupati: “Non siamo fannulloni, vogliamo lavorare”. Durante la manifestazione tensioni con la polizia.
A cura di Beatrice Tominic
30 CONDIVISIONI
Immagine

Tensione fra le forze dell'ordine e circa 400 manifestanti scesi in piazza a Roma per protestare contro le soluzioni alternative organizzate al reddito di cittadinanza. Arrivati da Napoli, hanno partecipato alla protesta esponenti di sigle sindacali di base e gruppi di disoccupati. Proprio uno di loro ha dichiarato a Fanpage.it: "Sono anni che ci rappresentano come persone sdraiate sul divano, noi non vogliamo il reddito, non vogliamo neppure questi 350 euro. Chiediamo lavoro".

Nel corso della manifestazione, organizzata a piazza Santi Apostoli, ci sono stati scontri fra disoccupati e poliziotti, presenti a presidio della protesta, protetti da caschi e scudi. I due gruppi si sono spintonati, la situazione adesso sembra tornata tranquilla, ma la polizia resta schierata. I manifestanti stanno aspettando che torni in piazza la delegazione ricevuta dal ministero del Lavoro.

I poliziotti in piazza Santi Apostoli.
I poliziotti in piazza Santi Apostoli.

La protesta dei disoccupati

La protesta arriva in un autunno di transizione, fra lo stop al reddito di cittadinanza e la distribuzione della carta alimentare "Dedicata a te", con la quale si può usufruite di poco più di 380 euro una tantum.

"Eravamo quelli sul divano, poi ci siamo sentiti dire che il reddito non serve. Ed eccoci qua, se non ci date il salario dateci il lavoro. Siamo un movimento di disoccupati, sono 10 anni che siamo in piazza – continuano – Una arte di noi ha percepito il reddito, un'altra no. Ma noi non vogliamo il reddito e nemmeno questi 350 euro. Vogliamo lavoro, non siamo fannulloni".

Lo striscione alla manifestazione.
Lo striscione alla manifestazione.

Gli ha fatto eco una donna, critica sull'organizzazione dei corsi Gol: "Noi li stiamo facendo, ma con l'idea che una volta trovato un posto di lavoro possa essere garantito, stabile e a tempo indeterminato. Attualmente non è così: servono per formare delle persone in maniera anche abbastanza sommaria. Le aziende possono assumere persone per due mesi, tre mesi sei mesi. E poi mandarle di nuovo a casa".

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views