video suggerito
video suggerito

Teatro di Roma, dopo l’inchiesta di Fanpage.it su mobbing la lettera di Gotor: “Le cose cambieranno”

L’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor è intervenuto sulla questione Teatri di Roma dopo l’inchiesta di Fanpage.it. La promessa: “Le cose cambieranno”.
A cura di Alessia Rabbai
63 CONDIVISIONI
(LaPresse)
(LaPresse)

Dopo l'inchiesta di Fanpage.it una lettera dell'assessore Miguel Gotor interviene nel merito delle denunce di lavoratori, artisti, collaboratori rispetto alle condizioni di lavoro dentro Teatro di Roma.

Gentile direttore,

a seguito di quanto ho letto negli interessanti articoli pubblicati nei giorni scorsi da Fanpage (“Le accuse di mobbing, sessismo e ricatti dei dipendenti e degli artisti del Teatro di Roma” e “Teatro di Roma, Di Cola (Cgil): ‘Aspettiamo intervento dell’assessore Gotor dopo inchiesta di Fanpage’”) nei quali vengo chiamato direttamente in causa in merito alla questione delle condizioni di lavoro in seno al Teatro di Roma, desidero intervenire per chiarire alcuni punti.
Naturalmente il Comune di Roma ha a cuore i diritti di tutti i lavoratori e quelli del Teatro di Roma non possono e non devono fare eccezione. Tanto più che riteniamo fondamentale per la politica di rilancio e di sviluppo di quell’ente così importante per la vita culturale della città che le loro condizioni di lavoro siano garantite al meglio.

Quello che mi preme chiarire è che non è nelle prerogative dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale, né in quelle della Giunta Capitolina, il poter intervenire su questa questione. A occuparsi dell’argomento evocato negli articoli della vostra testata, di cui apprezzo il valore e l’impegno d’inchiesta, dovrà essere la nuova governance del Teatro di Roma – sarà uno dei suoi primi, importanti compiti – che dovrà essere insediata in modo corretto e avere alla sua testa nel ruolo di direttore generale una figura manageriale in grado di gestire al meglio tutte le problematiche dell’ente, a partire proprio da quella delle relazioni sindacali.

Come ormai molti sanno, l’amministrazione capitolina sta lavorando proprio perché ciò avvenga il più velocemente possibile, in modo che la Fondazione Teatro di Roma sia in grado di dare vita al concreto cambio di passo anche in materia di lavoro e di occupazione giustamente auspicato dal segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola. Un cambio di passo che sarà nostra cura vigilare che avvenga, nell’interesse dei lavoratori e della città di Roma.

Cordialmente,

Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale

Natale Di Cola (Cgil): "Il Comune non si deve far sentire solo quando si parla di nomine":

Chiamato direttamente in causa, il sindacato risponde all'assessore alla Cultura Gotor.

"Siamo certi che il Comune di Roma e l’Amministrazione tengano in considerazione il rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. – si legge nella nota firmata dal segretario generale di Roma e del Lazio Natale Di Cola – Con la stessa certezza, però, evidenziamo che ad occuparsi di questi problemi deve essere anche Roma Capitale, che siede nel Consiglio di Amministrazione, che è il socio che da solo sostiene circa i due terzi del budget della Fondazione, oltre ad essere proprietaria dei tre teatri di cui dispone attualmente l’ente.".

"Non crediamo, infatti, che la presenza di una pubblica amministrazione all’interno di un CdA possa esaurirsi nei limiti degli adempimenti burocratici, ma che debba -sempre nel rispetto dei ruoli- esercitare la garanzia di quei diritti richiamati dall’Assessore Gotor stesso.  – prosegue il comunicato – La forza della Capitale non si può sentire solo quando si tratta di nomine, serve lo stesso impegno anche sul buon funzionamento della Fondazione e sul miglioramento delle condizioni di lavoro e non solo quelle contrattuali. In questo senso, dopo la presa di posizione dell’Assessore Gotor, ci aspettiamo atti concreti del Comune di Roma per il superamento della precarietà e per la creazione di un ambiente di lavoro che guardi al benessere delle lavoratrici e dei lavoratori".

63 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views