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Teatro di Roma, Di Cola (Cgil): “Aspettiamo intervento dell’assessore Gotor dopo inchiesta di Fanpage”

Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio, dopo l’inchiesta di Fanpage.it: “È tempo che la Fondazione Teatro di Roma determini un concreto cambio di passo”.
A cura di Enrico Tata
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Minacce, atteggiamenti di mobbing, molestie e prepotenze vissute continuamente dalle lavoratrici e dai lavoratori all'interno del Teatro di Roma. Come abbiamo raccontato su Fanpage.it, la vicenda della Fondazione non ruota soltanto attorno alla politica e alle scelte in merito ai nuovi direttori e dirigenti. Al suo interno, infatti, c'è anche un clima preoccupante, definito da qualcuno "di vero e proprio terrore, dove si arriva anche alle minacce e agli insulti", che coinvolge i tecnici dei teatri e le loro condizioni di lavoro.

Si tratta di una vicenda che "desta profonda preoccupazione", ha spiegato il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola. "Già nelle scorse settimane, mentre la Fondazione veniva portata agli onori della cronaca sul tema delle nomine, avevamo posto la necessità di accedere un faro sulle condizioni di lavoro, oltreché sul rilancio di un progetto culturale all'altezza della Capitale; insomma che il dibattito non fosse una mera questione di poltrone. Più che fare chiarezza sugli episodi, che più volte la Slc Cgil di Roma e Lazio hanno segnalato e denunciato, è tempo che la Fondazione Teatro di Roma determini un concreto cambio di passo".

Per il segretario della Cgil, "son è accettabile che un'importante istituzione della Capitale sia luogo di vessazioni nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, ci aspettiamo un intervento forte e autorevole dell'assessore Gotor che metta la parola fine a tutto questo e che le istituzioni mostrino verso le lavoratrici e i lavoratori la stessa attenzione che hanno avuto rispetto le nomine".

Vicinanza ai lavoratori della Fondazione arriva anche dai consiglieri capitolini dell'Alleanza Verdi-Sinistra Alessandro Luparelli, Michela Cicculli e Nando Bonessio, che scrivono in una nota: "Siamo sconcertati da quanto abbiamo letto e da quanto succede all'interno di una delle più importanti istituzioni culturali della Capitale, che dovrebbe essere in prima fila per il rilancio della cultura a Roma".

"Vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori, alle lavoratrici e agli artisti e artiste coinvolti. Come istituzioni vogliamo essere in prima fila per intervenire e chiarire gli aspetti di questa vicenda poiché è inammissibile il trattamento ricevuto da chi lavora. Dopo tutta l'attenzione mediatica sul caso-nomine è necessario che non cali il sipario su una vicenda ben più grave. Le istituzioni devono agire la loro parte nel garantire il rispetto dei diritti e la dignità sul posto di lavoro", hanno concluso i consiglieri.

Biolghini (Roma Futura): Accuse gravi e inaccettabili"

"La discriminazione femminile, il mobbing e le molestie a danno delle donne sono più pervasive e radicate nella nostra società di quanto immaginiamo, anche all’interno di avamposti della cultura come il Teatro di Roma. L'articolo apparso questa mattina su Fanpage, sembra confermarlo. Battute sessiste, parossistica svalutazione professionale, ridicole pretese di essere “carine e gentili” al di là di ogni rapporto puramente professionale sarebbero state segnalate da alcune delle artiste e delle dipendenti intervistate da Fanpage. Dati inaccettabili. Se la notizia fosse verificata ci troveremmo di fronte, una volta ancora, all’inequivocabile segnale che molto ancora c’è da fare contro il patriarcato e contro la violenza di genere". Così, in una nota, Tiziana Biolghini di Roma Futura, consigliera capitolina e vicepresidente della Commissione Politiche Sociali e della Salute di Roma Capitale

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