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“Te la diamo gratis”: per promuovere una palestra spunta una pubblicità sessista a Roma

A Roma, ma non solo. Il cartellone è apparso anche sui Castelli Romani, online e in altre regioni. “Si è trattata di una goliardata”, si difende il reparto marketing del franchising di palestre.
A cura di Beatrice Tominic
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Il cartellone pubblicitario per la promozione dell'offerta della palestra in via Boccea.
Il cartellone pubblicitario per la promozione dell'offerta della palestra in via Boccea.

"A novembre te la diamo gratis". Questa la scritta che campeggia sui cartelloni pubblicitari delle palestre Fit Express nelle vie di Roma, dei Castelli Romani e anche sui social network. Nel cartellone pubblicitario su uno sfondo giallo appaiono due o più ragazze. Sono loro a mostrare, indicandolo con tanto di freccia, il cartellone con la frase sessista. In altre versione del cartellone, invece, appaiono di spalle, seminude e con espressioni provocanti. Poco più in basso, in entrambi i casi, la precisazione: "L'iscrizione… Che avevi capito?". Vicino a loro un maialino salvadanaio, per sottolineare l'opportunità di risparmio messa a disposizione della palestra che permette di iscriversi con una spesa ridotta rispetto a quella prevista in altri periodi dell'anno.

La risposta dell'ex consigliera

Non hanno tardato ad arrivare i commenti sulla frase sessista e provocatoria. La prima a commentare la scelta di utilizzare una frase del genere è stata Sara Solinas, ex consigliera comunale del Partito Democratico, già presente nella Commissione Pari Opportunità del Comune di Velletri, ha condiviso il post pubblicitario sui social, allegando le sue considerazioni.

L'immagine pubblicitaria pubblicata sui social.
L'immagine pubblicitaria pubblicata sui social.

"Quando la pubblicità è sessista. Quando una comunicazione squallida e svilente oggettivizza la donna con ambiguità su consenso e prestazione sessuale – scrive e sottolinea – Quando ci si nasconde con la battuta spiritosa nel tentativo di sminuire l’indignazione per la penosa strategia misogina. Complimenti, davvero che squallore".

La risposta del reparto marketing delle palestre

Nei giorni scorsi, la polemica è già scoppiata in altre regioni, tanto che il reparto marketing del franchising di palestre ha deciso di rispondere alle accuse. Come spesso succede, sminuendo la portata del messaggio pubblicitario: "Si tratta di una vera e propria goliardata, non volevamo offendere nessuno – dicono dal reparto marketing della Fit Express – È stata apprezzata dai followers e dalle migliaia di persone che hanno potuto guardare lo spot e anche le nostre clienti, che coprono più del 60% della nostra clientela, si sono fatte una risata". E poi conclude: "Non la riteniamo né offensiva né denigratoria".

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