Taxi a Roma, le richieste degli autisti: dall’aumento tariffa sulle corse brevi al costo per i cani
Aumento sulla quota fissa di partenza, corse brevi più care e costo extra per viaggi con i cani. Queste e altre proposte da parte degli autisti di taxi si troverebbero all'interno di un dossier di quattordici pagine da presentare nella commissione creata ad agosto dal Campidoglio per rimodulare le tariffe taxi nella Capitale. Sebbene i tassisti non siano stati ancora convocati, continua il lavoro dell'Unione Radio taxi, come riportato da la Repubblica.
Il progetto è ancora in una fase istruttoria e probabilmente si giungerà ad un accordo soltanto con l'anno nuovo. Ma le richieste avanzate dagli autisti delle auto bianche, che sottolineano l'aumento dei costi e la presenza di un regolamento vecchio, che risale a più di dieci anni fa, sono già chiare.
Gli aumenti alle tariffe proposti dai tassisti
A partire dalla quota di partenza fissata ad 8 euro, fissa e uguale per tutti i viaggi, a prescindere dalla durata e dall'orario in cui avviene. Oggi, invece, la quota di partenza è variabile: si pagano 3 euro, nei giorni feriali, 5 euro nei festivi e 7 euro per la corsa notturna, a partire dalle 22 fino alle 6. Ulteriori costi si aggiungono durante la corsa: 1,14 euro a chilometro fino al raggiungimento del tassametro a 11 euro; 1,35 euro fino ai 13 euro.
In particolare, secondo questo nuovo piano proposto, "la quota di corsa minima" non cambia. Ulteriori aumenti previsti, invece, per le corse nei giorni feriali, con il primo scatto del tassametro dopo 4,38 chilometri nei giorni feriali; dopo 2,63 km nei festivi e nelle ore notturne dopo appena 880 metri. Inoltre, seguendo le richieste dei tassisti, fino ai 10 euro la tariffa salirebbe a 1,20 euro a chilometro invece di 1,14; fino ai 25 euro a 1,45 e oltre i 25 1,70 euro per chilometro.
La proposta della corsa minima
Una svolta sarebbe garantita dalla possibilità di istituire una corsa minima dagli aeroporti pari a 15 euro. In questo caso, il trasporto di ogni bagaglio oltre al primo, a prescindere dalle dimensioni, costerebbe un euro, ma una valigia più grande costerebbe tre euro.
Aumenti anche per il numero di passeggeri: dal quarto in poi, viene proposto il pagamento di un supplemento di tre euro a persona, anche se si tratta di una famiglia o di un gruppo di amici. Pagamento extra anche per chi entra in taxi con un animale: fatta eccezione per i cani da grembo e i cani guida, che restano gratuiti, è richiesto il pagamento di due euro.
Aumento specifico anche nel quartiere di Ostia, a causa della "forte espansione che ha avuto il Municipio X negli ultimi dieci anni".
Il botta e risposta fra Governo e Campidoglio
Nel frattempo, mentre a Roma i taxi sono sempre meno e meno disponibili, si è aperta una discussione fra Governo e Campidoglio. "Sui taxi il sindaco Gualtieri non accampi scuse: se avesse voluto utilizzare la normativa in vigore lo avrebbe potuto fare nei due anni trascorsi da quando si è insediato al Campidoglio", ha spiegato il ministro del Made in Italy Urso.
Perché allora il sindaco non si sarebbe allineato con la regolamentazione italiana? "Se il Governo fa delle cose utili per Roma e le città io li ringrazio. Ma sul decreto sono stati riscontrate dei problemi: se li risolvete, vi faccio l'applauso, altrimenti non posso utilizzarlo. Posso non attaccarvi ma posso dire che avete fatto una cosa inutile", ha commentato Roberto Gualtieri a margine del Festival delle Città 2023 promosso da Ali – Autonomie Locali Italiane alimentando il botta e risposta fra Governo e Campidoglio dell'ultimo periodo. "Abbiamo aumentato le licenze fino al 20% – aveva spiegato in precedenza Salvini – Adesso spetta ai sindaci agire". Norme che, però, secondo il primo cittadino capitolino, non" servirebbero a niente".