Tanya si difende dalle accuse del principe Bonanno di Linguaglossa: “Non l’ho circuito, lo amavo”
Tanya Yashenko ha risposto per tre ore agli inquirenti e ha rispedito tutte le accuse al mittente: a suo dire non avrebbe mai circuito il principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa durante la loro relazione. I viaggi, i soldi, i regali di lusso tra borse e gioielli sarebbero stati tutti gesti a suo favore (e della sua famiglia), che l'uomo avrebbe compiuto spontaneamente e nel pieno delle sue facoltà mentali.
La 37enne è accusata di circonvenzione d'incapace, secondo la denuncia dell'uomo si sarebbe approfittato delle sue fragili condizioni psicologiche per indurlo a coprirla di denaro e oggetti di lusso. "I regali? Dalla borsa agli orologi, certo che me li ha fatti tutti Giacomo. Ma io sono stata con lui per amore. Non avevo bisogno dei suoi soldi, mi sono impegnata fin da ragazza a guadagnare", sono le parole riportate dall'edizione odierna del Corriere della Sera pronuncite da Yashenko nel corso dell'interrogatorio.
E sullapresunta incapacità di intendere e di volere dell'uomo, afferma di non essersene mai accorta: "Che dire, è strano, con me si è sempre comportato in modo lucido". Poi la donna chiarisce di essere le stessai la vittima in questa storia: "L’unica cosa certa è che ha finito per portarmi via tutto. L’affetto che avevo per lui, i sogni e pure il denaro che avevo risparmiato con il mio lavoro". Secondo l'accusa però la donna di origine bielorussa, avrebbe portato via all'erede della nobile casata circa 1 milione e 350mila euro e Stefano Pizza il pubblico ministero titolare dell'indagine, ha ricostruito alla donna movimenti bancari, regali, acquisti.
Tutte spese che ha ribadito essere state una libera scelta di quello che allora era il suo compagno, e non estorte in nessun modo. Anzi, alla notizia della denuncia e del divenire pubblico dei fatti, avrebbe reagito con stupore: "Mi è crollato il mondo addosso. Telefono a Giacomo per avere una spiegazione. Mi dice di amarmi. Ogni commento è superfluo. La mia vita da quel giorno non è stata più la stessa".