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Tangenti al Miur, l’ex dirigente Giovanna Boda condannata a due anni e 2 mesi

Condannata a 2 anni e 2 mesi in rito abbreviato Giovanna Boda: oltre alla sua un’altra condanna e tre assoluzione. Altre 9 persone saranno giudicate con rito ordinario.
A cura di Beatrice Tominic
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Giovanna Boda (La Presse)
Giovanna Boda (La Presse)

Soldi destinati all'istruzione pubblica finiti in mazzette e spese personali. L'indagine sulla corruzione all'interno del Miur, Ministero dell'Istruzione e Università, ha portato alla condanna a due anni e due mesi di carcere di Giovanna Boda, ex dirigente del ministero stesso a capo del Dipartimento risorse umane e finanziarie. Questa è la condanna stabilita al termine del processo con rito abbreviato sugli appalti del Miur.

L'accusa, nei suoi confronti, è di corruzione per un atto contrario al dovere di ufficio e rivelazione di segreto d'ufficio. Nel corso dello stesso procedimento, inoltre, il gup ha emesso un'altra condanna a 3 anni e 4 mesi e tre assoluzioni "perché il fatto non sussiste" in un caso e "per non aver commesso il fatto" in un altro. Nell'indagine, però, sono coinvolte altre 9 persone che saranno giudicate con rito ordinario.

Tangenti al Miur: le indagini a partire dal 2021

Secondo quanto emerso nel corso degli accertamenti, sarebbero finiti in mazzette e spese personale i soldi destinati dal Miur per gli aiuti psicologici degli e delle studenti. L'indagine è partita in seguito all'arresto dell'imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco, avvenuto nel 2021. Parte dei soldi destinati al Miur sarebbero stati utilizzati anche per pagare tredicesime e tfr per i lavoratori e le lavoratrici delle proprie aziende.

La difesa di Giovanna Boda

Giovanna Boda si è sempre difesa dalle accuse per corruzione. "Soffrivo di depressione ed ero sotto cura farmacologica, si sono approfittati di me – ha dichiarato l'ex dirigente Miur nel 2021 – Non ho avuto la prontezza di sottrarmi alla grave situazione creata mettendomi in malattia come avrei dovuto fare", ha spiegato.

"Ho avuto un comportamento compulsivo ed ho speso tutti i soldi che mi dava Federico Bianchi di Castelbianco oltre a quelli del mio stipendio: non a caso il sequestro nei miei confronti è stato solo di 30mila euro".

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