Tangenti al Ministero dell’Istruzione: Federico Bianchi di Castelbianco arrestato per corruzione
Federico Bianchi di Castelbianco, presidente della Società italiana di ortofonologia è stato arrestato nell'inchiesta della Procura di Roma su presunte tangenti a Giovanna Boda, dirigente di prima fascia e capo del Dipartimento delle Risorse umane al Ministero dell'Istruzione. Il sessantanovenne psicoterapeuta romano, editore dell’agenzia Dire, amministratore di tre società e di una fondazione, risulta indagato insieme alla quarantasettenne, per corruzione in concorso, rivelazione e utilizzazione del segreto istruttorio, con altre persone. La misura di custodia cautelare, insieme ad altri due arresti, è scattata nella mattinata di oggi, giovedì 10 settembre, ed è stata eseguita dai militari della Guardia di Finanza del Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma, su ordinanza del giudice delle indagini preliminari del Tribunale.
L'inchiesta sulle tangenti al Ministero dell'Istruzione
L'inchiesta che vede tra gli altri indagati Federico Bianchi di Castelbianco e Giovanna Boda coordinata dall’aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Carlo Villani, risale allo scorso aprile. Secondo quanto emerso in sede d'indagine, entrambi ritenuti presunti responsabili di corruzione, il primo avrebbe offerto 679mila euro tra soldi e benefit in cambio di appalti al ministero dal valore di 23 milioni di euro. La dirigente scolastica al Ministero dell'Istruzione a primavera scossa dalle perquisizioni, con i finanzieri che hanno controllato il suo appartamento, il suo ufficio e una soffitta di sua proprietà, ha tentato di togliersi la vita, lanciandosi dal secondo piano di un palazzo in Piazza della Libertà a Roma. La donna, che si è salvata e sta bene, è stata soccorsa e trasportata con urgenza al Policlinico Agostino Gemelli di Roma.
Il Cdr dell'agenzia Dire
Il Cdr dell'agenzia stampa Dire, in rappresentanza dei giornalisti e delle aree tecniche e amministrative dell'azienda, appresa la notizia riguardante i provvedimenti odierni a carico dell'editore, sottolinea che "il loro lavoro va avanti garantendo continuità professionale e quell'impegno che da sempre li contraddistingue nel raccontare i territori e le istituzioni. I provvedimenti annunciati oggi dalle autorità competenti, pur nella loro rilevanza, non intaccano e non intaccheranno la dedizione e la qualità del lavoro espresse quotidianamente e misurabili con costanza nei notiziari, sul sito web e sulle piattaforme social".