Tampon Tax, arriva la legge che prevede un rimborso sul costo degli assorbenti per ciclo mestruale
È stata approvata la legge che prevede il rimborso sul pagamento degli assorbenti igienici femminili nella regione Lazio. Nella seduta del 9 marzo della commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione e diritto allo studio presieduta da Eleonora Mattia, infatti, è stata licenziata la legge 279 proposta nell'8 marzo del 2021 sul Bonus assorbenti, dopo la votazione di alcuni emendamenti sui criteri dei soggetti beneficiari e sul Bilancio delle Disposizioni finanziarie.
Le risorse finanziarie previste sono pari a 200mila euro per il 2022 e 680mila per il 2023 a cui si aggiungono 50mila euro per il 2022 e 100.000,00 per il 2023 che derivano dalla corrispondente riduzione delle risorse del bilancio regionale 2022-2024.
Secondo la legge proposta nel 2021, il bonus è rivolto ai soggetti di un'età compresa fra i 14 e i 35 anni con Isee inferiore a 20mila euro che potranno richiedere 20 euro annui indietro attraverso un portale dedicato e attivato dalla direzione regionale. Alla soluzione per rimborsare le spese per i prodotti di igiene mestruale, inoltre, è stata prevista anche la realizzazione di alcune iniziative per promuovere la conoscenza dell'opportunità di accedere al bonus.
Il cashback sull'Iva degli assorbenti
La legge approvata il 9 marzo scorso, che vede come prima firmataria Sara Battisti del Partito Democratico, è stata sottoscritta da molti consiglieri e consigliere di opposizione. Come ha fatto sapere la stessa consigliera nella sua pagina Facebook, però, nella giornata di oggi in aula verrà definitivamente approvata la Legge con la quale la Regione Lazio, prima in Italia, abbatterà l’IVA sugli assorbenti igienici femminili e contrasterà lo stigma sociale che, ancora oggi, c’è sul ciclo mestruale.
Nel nostro Paese, infatti, l'iva sui prodotti igienici per il ciclo mestruale, sebbene all'inizio del 2022 sia stata abbassata dal 22% al 10%, è ancora troppo alta. Rispetto a molti altri Stati europei, infatti, questo tipo di prodotti hanno un'imposta ancora molto elevata: in Gran Bretagna l’Iva è stata ridotta dal 19% al 7%, in Francia è al 5,5% in Spagna, Portogallo e Olanda l’Iva è al 6%.