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Tamara Pisnoli ex moglie di De Rossi condannata a 7 anni per tentata estorsione e rapina

Condannata a 7 anni e 7 mesi: questa la pena in primo grado per Tamara Pisnoli, ex moglie di Daniele De Rossi, accusata di aver estorto denaro e aver fatto pestare un imprenditore.
A cura di Beatrice Tominic
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Sette anni e due mesi di reclusione è la condanna per Tamara Pisnoli, per tentata estorsione e rapina aggravata. La decisione dei giudici della quarta sezione del Tribunale di Roma nei confronti della trentanovenne è arrivata ieri a margine dell'udienza con la sentenza di primo grado: nei suoi confronti il pm aveva chiesto 10 anni e 9 mesi di reclusione. Ex moglie del calciatore dell'As Roma Daniele, Pisnoli avrebbe preteso 150mila euro dall'imprenditore Antonello Ieffi, ex compagno di Manuela Arcuri, a cui ne aveva dati 84mila.

L'arrivo della sentenza

La sentenza è arrivata nella giornata di ieri, venerdì 25: la stessa pena, con le medesime accuse di tentata estorsione e rapina aggravata, riguarda anche altre due persone che avrebbero costretto Ieffi a recarsi nell'abitazioni di Pisnoli e che, proprio una volta arrivati sul posto, lo avrebbero picchiato per convincerlo a pagare.

"Siamo in attesa delle motivazioni della sentenza, ricorreremo in appello", hanno già annunciato i legali di uno dei due imputati, come riporta il Messaggero. "Sono sorpresa, è una storia che risale a 10 anni fa cominciata con una truffa nei miei confronti a causa di frequentazioni sbagliate scomparse da anni nella mia vita, spero verrà accertata la mia buona fede", ha invece commentato, tramite i suoi legali, la stessa Pisnoli.

L'inizio delle indagini

Come anticipato, l'inchiesta è stata aperta proprio 10 anni fa, nel 2013, dopo la denuncia della vittima. Ad indagare sul caso, i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma che sono riusciti a ricostruire il quadro accusatorio dei tre imputati. Pisnoli, figlia di un pregiudicato ucciso nel 2008 per ragioni legate ad una rapina, aveva versato gli 84mila per l'acquisto di una licenza per un impianto fotovoltaico dalla società E-Building Real Estate di Ieffi: presto la donna ha deciso di uscire dall'affare e ha preteso che le tornassero indietro i suoi soldi e, in più, quasi un altro centinaio di migliaia di euro: 150mila, per la precisione.

A seguito del rifiuto di Ieffi è stato organizzato l'appuntamento, in un bar dell'Eur, dopo il quale, una volta spostatisi nella vicina abitazione di Pisnoli, l'uomo sarebbe stato aggredito. "Lo hanno preso a pizze e pugni: ero spaventata e sono scappata – aveva ricordato Pisnoli – Ho visto Ieffi tutto pieno di sangue: mi sembrava morto".

Secondo alcuni testimoni, invece, sarebbe stata proprio lei ad ordinare l'aggressione. "Sai quanto ce metto a fa' ammazza' na persona? Niente, basta che metto 10 mila euro in mano a un albanese", gli avrebbe urlato contro la donna prima di farlo picchiare, aggredire con un coltello e, alla fine, abbandonare per strada.

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