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Tamara Pisnoli: “Dopo il divorzio De Rossi mi dava 40mila euro al mese, tutti vogliono truffarmi”

Era il 5 dicembre 2014 quando Tamara Pisnoli venne convocata dai magistrati per essere ascoltata in merito alla denuncia di Ieffi. La donna, che nega di averlo fatto pestare, ha dichiarato di aver subito vari tentativi di furto per il suo ingente patrimonio.
A cura di Natascia Grbic
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"Io sono stata truffata e raggirata da tutti, a me hanno solo tolto i soldi, tutti….io non c'ho più un soldo, mi hanno rubato tutti i soldi, me li hanno rubati, non me li hanno più restituiti". Così Tamara Pisnoli, l'ex moglie di Daniele De Rossi, ai magistrati che la interrogarono in merito all'indagine che l'avrebbe poi portata a essere arrestata. Era il 5 dicembre 2014, Antonello Ieffi l'aveva denunciata, e i magistrati l'avevano chiamata per essere ascoltato.

Nell'interrogatorio, riportato da la Repubblica, la donna spiega che l'ex marito le versava 40mila euro al mese. Soldi che la donna ha dichiarato di aver messo in un trust depositato alla figlia. Alla giudice salta però all'occhio un particolare: Pisnoli prestava migliaia di euro a conoscenti e amici. Persone in difficoltà, rimaste magari senza casa, a cui lei concedeva prestiti. "Lei fa beneficenza?", le viene infatti chiesto. E la giudice aggiunge: "Lei prende 40 mila euro al mese, ha le società, c'è una persona in difficoltà che la buttano fuori di casa, lei dà 20 mila euro che mi scusi se mi permetto per lei non sono quasi niente, per le sue considerevoli entrate, ad una sua amica … poi chiede la restituzione dei soldi?".

Pisnoli risponde che sì, lei chiede la restituzione dei soldi, perché tutti cercano di derubarla. Persone che si sarebbero approfittate della sua generosità e del suo essere benestante, per chiedere ingenti prestiti.

Sul massacro di Ieffi, la donna nega di aver avuto un ruolo. Alla giudice spiega di non aver saputo delle intenzioni di Francesco Camilletti e Francesco Milano, i due che hanno materialmente pestato l'imprenditore, al quale sarebbero stati chiesti 200mila euro a fronte di un prestito di 84mila. "Non volevo ucciderlo, volevo solo rientrare del mio investimento", le parole di Pisnoli. E ha poi concluso: "Non sono stata io a farlo picchiare, doveva essere una riunione pacifica, non so spiegare perché Manuel ha aggredito Ieffi in casa mia. L'aggressione non è durata molto, Francesco Milano stava con me fuori dalla stanza, piangeva e gli altri stavano con Ieffi, sentivamo le urla e le botte".

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