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Tagli al personale di sostegno a scuola, una mamma: “Ridotte da 15 a 10 le ore Oepac”

Una mamma denuncia i tagli al personale scolastico che assiste gli alunni disabili nelle scuole di Roma.
A cura di Enrico Tata
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Il Servizio OEPAC coinvolge circa 9000 alunni con disabilità a Roma. Si tratta di operatori che in sostanza hanno il compito di facilitare l'integrazione in classe e di aiutare i ragazzi in tutte le attività scolastiche in collaborazione con gli insegnanti di sostegno. Dopo la protesta di mamme e sindacati per i tagli alle ore in aula di queste figure professionali in diversi municipi della Capitale, lo scorso ottobre la giunta capitolina aveva promesso di risolvere il problema e di garantire il ripristino delle ore di assistenza.

Ma ad oggi alcune famiglie si trovano ancora a fronteggiare i problemi che derivano dal taglio delle ore. Spiega a Fanpage.it Alessia, una mamma di una ragazza che frequenta la seconda media dell'Istituto Dante Alighiieri di via Cassiodoro, Municipio I della Capitale: "Mia figlia aveva 15 ore di Oepac, ora sono state ridotte a 10 e quindi tagliate di un terzo. Ma ad alcuni bambini l'assistenza Oepac è stata tolta completamente, mentre altri, soprattutto i più piccoli, non hanno subito tagli".

"Dal municipio mi avevano assicurato che sarebbero arrivati nuovi fondi e quindi ho inviato una mail direttamente alla cooperativa che si occupa degli Oepac. Loro mi hanno risposto che non avrebbero aumentato di nuovo le ore perché il municipio non ha soldi. A ottobre siamo andati in Campidoglio a manifestare e ci hanno assicurato che avrebbero ripristinato queste ore tagliate, che ci sarebbe stata una riunione il giorno stesso e che questi fondi sarebbero stati trovati. Ma non è successo nulla, la situazione non è cambiata, ad oggi".

Continua ancora Alessia: "Le ore sono state tagliate praticamente senza preavviso, ma queste figure sono importanti, necessarie per i ragazzi con disabilità. Questo perché si affiancano agli insegnanti di sostegno per aiutarli, gestiscono i programmi in collaborazione con loro. Sono necessari perché per esempio un ragazzo o una ragazza disabile non riescono a restare in classe per tutta l'ora di lezione, hanno bisogno di riposo. Gli insegnanti di sostegno, spesso, non hanno ore sufficienti. Ad esempio quella di mia figlia copre 18 ore e rimangono scoperte circa 30 ore di scuola che, in parte, venivano coperte dagli Oepac".

"Le racconto un episodio: tutti i giorni mia figlia resta a scuola fino alle 14 di pomeriggio. Uno dei giorni in cui non era presente né la oepac né l'insegnante di sostegno, è rimasta per tutto il tempo completamente da sola e a un certo punto, visto che era annoiata e infastidita, ha aperto la finestra dicendo che voleva tornare a casa volando, dal secondo piano. Una situazione estremamente pericolosa. Era in classe con l'insegnante di ruolo e gli altri compagni, ed è stata una sua compagna ad accorgersene. Gli insegnanti sono estremamente disponibili e in gamba, ma non possono gestire tutto contemporáneamente e seguire tutti allo stesso tempo. E quindi ripeto: gli operatori sono necessari per tutti i ragazzi che ne hanno necessità, ma sono importanti per tutta la classe, perché senza questa figura per gli insegnanti di ruolo diventa difficile gestire anche il resto della classe".

Un episodio, questo raccontato da Alessia, che il consigliere della Lista Civica Raggi ed ex assessore Antonio De Santis ha commentato così: "Roma si sta trasformando nella capitale della precarietà. Ben vengano le grandi progettualità, ma questa amministrazione sembra molto distratta sul sociale, sulla scuola e su tanti di quei temi che coinvolgono le persone nella loro quotidianità. Una vocazione che sembra tradita ogni giorno di più. La situazione del servizio Oepac è oramai insostenibile e non si riesce nemmeno ad interloquire per la segnalazione dei problemi. Dicono che va tutto bene, ma non è affatto così", ha commentato l'episodio raccontato da Alessia

Come detto, al termine del sit in di protesta, organizzato in  Campidoglio a metà ottobre, l'assessora alla scuola Claudia Pratelli aveva promesso: "Nessun allarme sul servizio Oepac: tutte le ore rivolte ai bambini e alle bambine saranno garantite. Il servizio Oepac, su cui il Comune di Roma ha scelto di fare un investimento particolarmente significativo per lo specifico valore a garanzia del diritto allo studio delle bambine e dei bambini con disabilità è una priorità dell'amministrazione".

La mamma precisa: "L'episodio della finestra sembra non sia mai avvenuto"

La mamma precisa a Fanpage.it, in merito all'episodio della finestra aperta riportato in precedenza: "Sono mortificata, ho dato credito ad una voce che mi è arrivata senza chiedere spiegazioni. Ho dato per scontato che fosse affidabile e invece non lo era fortunatamente. Sono diventata mio malgrado la voce ci qualcosa che non si è ripeto fortunatamente MAI verificato".

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