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“Suo nipote è in difficoltà economiche, deve aiutarlo”: truffa da un milione ai danni di due anziani

Vittima dell’inganno, dall’ingente bottino di 1mln di euro, è stata una coppia di 83 e 87 anni del quartiere Parioli. Ma la “truffa del finto nipote” non rappresenta un caso isolato. In mattinata, arrestato a Roma un 37enne accusato di estorsione ai danni di due anziane.
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“Vostro nipote è in gravi difficoltà economiche e ha bisogno di un aiuto da voi”. Con questa scusa una coppia di anziani di oltre 80 anni è stata truffata nella giornata di ieri, nel quartiere Parioli a Roma, per una somma di circa un milione di euro.

Secondo quanto riportato dagli agenti del commissariato Villa Glori che stanno svolgendo le indagini, i due coniugi, di 83 e 87 anni, sono stati contattati nel primo pomeriggio di ieri da un uomo che si è presentato come direttore di un ufficio postale.

Una volta spiegata la drammatica situazione – il nipote avrebbe avuto un pagamento pendente da saldare – i truffatori, probabilmente in coppia, hanno chiesto ai due anziani di intervenire. Le ignare vittime, preoccupate per la sorte del nipote, avrebbero quindi raccolto e consegnato tutti i beni in loro possesso per saldare il debito: gioielli in oro, orologi, monete e altri oggetti di valore per un ammontare complessivo che raggiungerebbe il milione di euro.

Una volta scoperta la truffa, la coppia si è recata nei locali del commissariato Villa Glori per sporgere denuncia, ma i malviventi erano ormai lontani. Sulle loro tracce la Squadra Mobile e gli agenti del commissariato, che passeranno al vaglio le telecamere della zona per controllare eventuali movimenti sospetti.

I precedenti della “truffa del finto nipote”

Quella andata in scena ieri ai Paioli non rappresenta di certo un caso isolato: il numero delle frodi messe a segno ai danni degli anziani continua a crescere, il modus operandi è sempre estremamente simile.

Nella mattinata di oggi, sempre a Roma, la Polizia di Stato ha arrestato un 37enne accusato di estorsione ai danni di due anziane, di 92 e 83 anni.

La doppia truffa è stata messa in atto nei quartieri di Nuovo Salario e Villa Gordiani, a distanza di mesi. La trama è sempre la solita: un individuo contatta la vittima spacciandosi per un parente, generalmente un figlio o nipote in grave difficoltà, chiedendo all’anziano di intervenire con urgenza per risolvere la situazione.

Solitamente, sempre secondo quanto emerge dalle ricostruzioni delle forze dell’ordine, il primo contatto telefonico è seguito da una seconda chiamata da parte di un presunto agente di polizia che, tenendo la vittima impegnata al telefono, le impedisce di chiedere consiglio o direttamente aiuto. Immediato a quel punto l’intervento dell’incaricato alla riscossione, che si presenta direttamente alla porta dell’abitazione dell’anziano.

Le indagini coordinate dalla Procura capitolina ritengono che fosse proprio questo il ruolo del 37enne fermato questa mattina: l’uomo si sarebbe recato a casa delle due vittime e le avrebbe anche minacciate per farsi dare somme di denaro maggiori rispetto a quanto “pattuito”.

Allarme truffe, il decalogo dei carabinieri per aiutare gli anziani

Le truffe ai danni degli anziani sono un fenomeno che continua a crescere negli anni, un dato di certo in linea con il graduale ma incessante invecchiamento della popolazione.

“Gli italiani invecchiano e crescono gli anziani vittime di truffe: sono stati 25.825 nel 2022, il 18% del totale degli italiani truffati, pari a 144mila. E la tendenza è in crescita dal 2019: nel 2022 si è registrato un aumento del 6,1% di questi reati”, spiega il vicecapo della Polizia, Vittorio Rizzi, in occasione della 5° edizione della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani promossa da Anap (Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato), Ministero dell’Interno e Forze di Polizia che ha avuto luogo lo scorso aprile.

I carabinieri hanno stilato un “manuale” con dieci regole base per aiutare gli anziani a difendersi dalle tentate truffe. Tra i primi consigli, quello di diffidare delle apparenze: “gli ‘amici’ truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante – recita il decalogo – L'ideale per conquistare la vostra simpatia”.

Si invita inoltre a mantenere un atteggiamento sospettoso anche di fronte a presunti funzionari del Comune, Poste, tecnici del gas o della luce: “I tecnici ‘reali’ non si presentano a casa vostra senza preavviso. Le loro visite sono sempre precedute da una comunicazione in cui ne risulta il motivo”. E ancora, non pagare in contanti né gioielli, e non dare confidenza o informazioni personali, nemmeno per telefono o online.

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