Sullo stadio Flaminio bocciata la Roma Nuoto, il no spalanca le porte alla Lazio di Lotito

Con 23 voti a favore e un astenuto, l'Assemblea capitolina ha approvato la delibera di giunta che nega l'interesse alla riqualificazione dello Stadio Flaminio proposta dalla società Roma Nuoto. Un atto che, di fatto, spalanca le porte alla Lazio di Claudio Lotito.
Come spiegato dall'amministrazione, il no è dovuto soprattutto alle caratteristiche del progetto: in primo luogo l'impianto romano da anni in stato di abbandono è stato ‘promesso' come campo di allenamento per gli Europei Uefa del 2032. E il piano della Roma Nuoto prevede la riduzione dello stadio a soli .7500 posti. In altre parole, come si legge nella delibera, la proposta "depotenzia le funzionalità dello Stadio in virtù della riduzione del numero dei posti e della introduzione di funzioni di carattere commerciale". In definitiva, secondo l'amministrazione capitolina il Flaminio deve restare uno stadio per il calcio di grandi dimensioni in grado da ospitare anche manifestazioni (sia sportive che culturali) di carattere nazionale e internazionale.
"Il progetto della Roma Nuoto depotenzia la vocazione dello stadio Flaminio trasformandolo in un grande impianto sportivo con un'area commerciale di 2.500 metri quadrati, lo stadio sarebbe ridotto a soli 7.500 posti, inoltre tra i soggetti fruitori viene indicata la Roma Calcio femminile che però gioca al Tre Fontane e quando ci sono stati campionati più importanti si è messo a disposizione lo stadio Olimpico", ha spiegato l'assessore capitolino allo Sport, Alessandro Onorato.
Ad oggi, tuttavia, il presidente Lotito ha presentato un render sullo stadio e un piano economico di massima, ma non c'è ancora alcun progetto concreto. Un'accelerazione in tal senso potrebbe avvenire nelle prossime settimane. Una volta presentato il progetto preliminare, potrebbe aprirsi la conferenza dei servizi preliminare e in seguito all'eventuale via libera l'Assemblea Capitolina dovrebbe esprimersi sull'interesse pubblico del progetto.
Critiche alla maggioranza sono arrivate in aula da Fratelli d'Italia e dal Movimento 5 Stelle. Ha detto Giovanni Quarzo, capogruppo del partito di Giorgia Meloni: "Questo è un progetto completo e con un equilibrio economico-finanziario, il motivo per cui lo si respinge è perché esiste una vaga manifestazione di interesse da parte della Ss Lazio, sarà il solito bluff di Claudio Lotito perché c'è soltanto un render a oggi e nessun progetto concreto, e quindi ci troveremo tra qualche mese senza una e l'altra cosa, prendendoci la responsabilità di lasciare nel degrado lo stadio Flaminio, noi questa responsabilità non ce la prendiamo e votiamo contro".
Per Linda Meleo, capogruppo dei 5 Stelle, si tratta di "una delibera che arriva con un certo ritardo, l'istanza della Roma Nuoto è rimasta per diverso tempo in attesa, spero che questa amministrazione qualsiasi uso voglia fare dello stadio Flaminio si voglia interfacciare con la città".