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Trasporto pubblico a Roma

Sull’aumento del costo dei biglietti Atac c’è stato un incontro tra Regione, sindacati e Roma Capitale

Come abbiamo più volte scritto, in queste settimane si deciderà in merito all’aumento del costo del Bit, che potrebbe passare da 1,5 a 2 euro. Oggi, in questo senso, c’è stato un incontro, definito interlocutorio, tra sindacati, Comune di Roma e Regione Lazio.
A cura di Enrico Tata
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C'è stato un incontro sui possibili aumenti del costo del biglietto del trasporto pubblico locale a Roma tra sindacati e gli assessori ai trasporti del Lazio e della Capitale, Fabrizio Ghera ed Eugenio Patanè. Stando a quanto si apprende, si è trattato di un primo incontro interlocutorio.

Come abbiamo più volte scritto, in queste settimane si deciderà in merito all'aumento del costo del Bit, che potrebbe passare da 1,5 a 2 euro. Un atto che formalmente dovrà approvare, con una delibera di giunta, la Regione Lazio. Per scongiurare l'aumento del prezzo, la Regione Lazio deve reperire i soldi necessari alla gestione del trasporto pubblico e poi operare una variazione di bilancio. Se queste risorse non saranno trovate, l'unica strada alternativa è quella di reperirle attraverso un aumento della tariffa dei biglietti.

Se così sarà, si augurano i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Natale Di Cola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica, gli aumenti non dovranno incidere su chi vive, studia e lavora a Roma. Per i sindacalisti, infatti, "si può anche condividere l'idea di aumentare il prezzo del biglietto, in linea con le tariffe di molte altre città turistiche italiane, purché questo incremento sia rivolto esclusivamente ai non residenti. Per chi vive, studia e lavora a Roma, invece, proponiamo che vengano estese le agevolazioni attualmente previste per gli under 19, sia appunto per incentivare l'uso del trasporto pubblico locale, sia per tutelare il potere d'acquisto dei redditi da lavoro e da pensione erosi da inflazione e caro vita".

Per Di Cola, Coppotelli e Civica, "non possono essere i cittadini di Roma e del Lazio a pagare i costi del Giubileo. Al contrario, a nostro avviso, devono avere un ristoro per i tanti disagi che stanno vivendo. Ed è per questo che chiediamo non venga applicato alcun aumento al costo del biglietto per i residenti".

Ai nostri microfoni l'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, aveva parlato di possibili diminuzioni per quanto riguarda gli abbonamenti mensili e annuali ai mezzi pubblici della Capitale, proprio per non penalizzare i cittadini e i pendolari che ogni giorno si spostano con metropolitane, bus, treni e tram a Roma.

Il motivo per cui potrebbe essere necessario aumentare il costo dei biglietti, sosteneva Patanè, è legato al mancato finanziamento da parte del governo Meloni del Fondo Nazionale Trasporti, fermo da anni. Il Pd aveva presentato, con il sostegno di sindaci e governatori, una mozione in tal senso, ma la maggioranza alla Camera l'ha bocciata. 

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