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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Su Radio Maria l’omelia pro Gisella Cardia, la santona di Trevignano: il direttore si dissocia

Questa mattina, durante la messa trasmessa su Radio Maria, Don Pietro di Caltanisetta ha speso parole favorevoli per Gisella Cardia, la santona che sostiene di vedere la Madonna ogni tre del mese a Trevignano.
A cura di Natascia Grbic
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Radio Maria, l'emittente gestita da padre Livio Fanzaga, si è dissociata dall'omelia di stamattina pronunciata da Don Pietro di Caltanisetta. Il motivo? Dava manforte e credito a Gisella Cardia, la donna nota come ‘veggente di Trevignano', per cui il dicastero della Dottrine della Fede ha decretato che non c'è niente di soprannaturale. Parole che hanno messo in forte imbarazzo il patron di Radio Marfia, che ha preso le distanze con un post su Facebook, e rimuovendo l'omelia dal sito.

"La direzione comunica che in data 16 Luglio 2024, durante la Santa Messa mattutina, il celebrante di propria iniziativa, nell’Omelia parlando di Apparizioni mariane, ne ha avvalorata una sulla quale la Chiesa ha espresso giudizio negativo, vietando celebrazioni e pellegrinaggi nei luoghi dei presunti avvenimenti. Radio Maria ovviamente si dissocia seguendo le disposizioni dell’Autorità ecclesiastica", il testo del post, scritto da padre Livio Fanzaga.

Che non ci fosse nulla di soprannaturale nelle apparizioni della donna – arrivata a dire di moltiplicare gnocchi e pizza – era abbastanza chiaro. Anche il Vaticano si è espresso sulla vicenda: la Madonna non è mai apparsa a Trevignano, non ha mai parlato a Gisella Cardia. Insomma, tutto falso, tutta un'invenzione della santona, che ogni tre del mese dice di parlare nient'altro di meno che con Maria in persona. Cardia è indagata per truffa insieme al marito Giovanni nei confronti di un ex fedele, Luigi Avella. L'uomo aveva donato 123mila euro all'associazione Madonna di Trevignano fondata dalla donna, ma si è poi pentito, sostenendo di essere stato ridotto in ‘schiavitù mentale'. "Mi hanno raggirato per soldi, ero spinto a donare centinaia e migliaia di euro, con l'illusione che se se io e mia moglie stavamo bene lo dovevamo a Scarpulla, che ci faceva da tramite con la Madonna", aveva dichiarato l'uomo, che si è poi rivolto alla giustizia.

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