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Su bus di Roma un ‘panic button’ per evitare le aggressioni ai conducenti

Due novità per contrastare le aggressioni ai controllori e agli autisti dei mezzi pubblici di Roma: un ‘panic button’ e una ‘bodycam’ che consentiranno di avvertire immediatamente le forze dell’ordine e di registrare i comportamenti violenti.
A cura di Enrico Tata
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Immagine di repertorio (la pres
Immagine di repertorio (la pres

Sui bus di Roma e del Lazio sarà introdotto un ‘panic button' a disposizione degli autisti. Si tratta di un sistema di allarme silenzioso, che consentire ai conducenti di avvertire immediatamente le forze dell'ordine in caso di aggressione. Il pulsante sarà collegato direttamente al numero dii emergenza 112, che avrà a disposizione la geolocalizzazione in tempo reale del mezzo pubblico. I nuovi dispositivi, stando a quanto si apprende, saranno sperimentati a bordo delle linee più a rischio a partire dai prossimi giorni.

I controllori, inoltre, avranno a disposizione una body cam, cioè una telecamera incorporata che permetterà di riprendere in tempo reale i passeggeri violenti.  "Le body cam sono in una fase sperimentale. La misura è parte di un accordo sottoscritto con le organizzazione sindacali pochi giorni fa. Anche per ragioni di privacy, passo passo verificheremo che sia uno strumento legato esclusivamente alla sicurezza dell'operatore", ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in seguito alla firma del protocollo d'intesa per la promozione e sicurezza nel trasporto pubblico locale, avvenuta in prefettura, a Roma.

Il Comune di Roma attiverà un osservatorio che consentirà di mappare le linee di bus e gli orari più a rischio, così da fornire alle forze dell'ordine informazioni su quali bus monitorare con più attenzione. "Credo che questo protocollo sia molto importante, legato ad azione concrete e pratiche che possono avere un effetto che vede gli operatori del trasporto pubblico esposti troppo spesso ad atti di vandalismo e violenza", ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Questo protocollo dà a ciascuna istituzione "dei compiti per collaborare in sicurezza. Roma capitale attiverà un osservatorio locale, sia con le istituzioni locali sia con le forze dell'ordine, per individuare i territori che individuano maggiore attenzione e aumentare ulteriormente gli standard di sicurezza. Questo lavoro dell'osservatorio ci consentirà di avere dati e creare una vera e propria mappatura con le linee e gli orari più a rischio da trasmettere alle forze dell'ordine e per capire dove intensificare la videosorveglianza nelle aree più a rischio".

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