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Trasporto pubblico a Roma

Su aumento del biglietto Atac Rocca e Gualtieri litigano sulla pelle dei romani: la protesta dei pendolari

Sul possibile aumento del costo del biglietto per bus e metro a Roma, “il Comune e la Regione stanno facendo un braccio di ferro tutto politico sulla pelle dei cittadini. Se ci sarà un aumento ci mobiliteremo”. Così ai microfoni di Fanpage.it il coordinatore del Comitato Pendolari Roma-Ostia, Maurizio Messina.
A cura di Enrico Tata
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"Sull'aumento del costo del biglietto Atac, Gualtieri e Rocca stanno facendo un braccio di ferro tutto politico sulla pelle dei cittadini e dei pendolari. Lo abbiamo detto più volte alla Regione e se ci dovesse essere un aumento siamo pronti a una dura mobilitazione". Così ai microfoni di Fanpage.it il coordinatore del Comitato Pendolari Roma-Ostia, Maurizio Messina.

Secondo i dati del 2023, spiega Messina, "gli abbonamenti annuali sono diminuiti dell'8,6 per cento, circa 13mila abbonati in meno. Un dato che deve preoccuparci, perché queste persone non sono sparite, ma evidentemente hanno scelto di muoversi con mezzi propri, che quindi aumentano insieme al traffico, all'inquinamento e agli incidenti. C'è una fuga dal trasporto pubblico e in questo quadro non si può anche aumentare il prezzo del biglietto. Questa trattativa tra Regione e Comune di Roma ci preoccupa, perché è un braccio di ferro tutto politico che viene fatto pagare a chi non c'entra nulla, cioè ai viaggiatori e ai pendolari. Come sempre".

Secondo i pendolari, "attualmente il trasporto pubblico a Roma non è dignitoso. Ce lo dobbiamo dire, al di là dei lavori per il Giubileo, che certamente andavano fatti. Su questo non si discute, però in questo scenario, tra attese infinite della Metro B e gli autobus che non passano perché intrappolati nel traffico, parlare di aumento delle tariffe è sbagliato. Prima di introdurre modifiche tariffarie, infatti, servirebbe migliorare il servizio. Almeno dare un segnale tangibile. Altrimenti oltre al danno di un servizio attualmente inefficiente si aggiungerebbe per i cittadini la beffa di un aumento. Magari non toccheranno gli abbonamenti annuali, però la situazione è che la gente purtroppo scappa scappa dal trasporto pubblico e questo è gravissimo".

Per quanto riguarda la ferrovia Roma-Lido, attualmente gestita da Cotral, il Comitato ammette che "fortunatamente un leggero miglioramento rispetto allo scorso anno c'è. Ma siamo ancora lontani da un livello dignitoso. Il nostro è un osservatorio privilegiato sui trasporti perché, ricordiamo, il nostro viaggio non finisce a Magliana o a Piramide, ma prendiamo la metro, il tram o l'autobus. Teoricamente, e sottolineo teoricamente, da Ostia fino a Porta San Paolo, il tragitto è di 35 minuti, se non ci sono rallentamenti. Poi c'è il cambio con la Metro B, e sappiamo che le attese durano anche dieci minuti. Se c'è un problema i tempi di attesa si sommano, lo viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle, e il viaggio verso il lavoro può durare anche due ore. Andrebbe rivisto tutto il sistema, Regione e Comune dovrebbero sedersi a un tavolo e trovare una sintesi comune, ma purtroppo penso che non andrà così. Questo braccio di ferro sul biglietto, per esempio, è puramente politico. E come sempre il prezzo lo pagheremo noi cittadini". 

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