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Stupro di gruppo nella villa di Roma nord a Capodanno: minore forse stordita con droga dello stupro

Continuano le indagini dei carabinieri sullo stupro avvenuto la notte di Capodanno a Primavalle: non è escluso che la minore sia stata aggredita anche da altri ragazzi.
A cura di Natascia Grbic
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Due ragazzi ai domiciliari e uno con l'obbligo di firma in caserma per lo stupro di una ragazza minorenne la notte di Capodanno: questo il bilancio di quanto avvenuto ieri mattina, con i tre raggiunti dalle misure cautelari emesse dal Tribunale di Roma. I carabinieri sono andati a prenderli a casa a un anno dai fatti, ma le indagini sono ancora in corso: secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, l'ipotesi è che i tre abbiano dato alla ragazza del Ghb a sua insaputa. Al momento della violenza la giovane si sarebbe trovata in una "condizione di inferiorità psicofisica", di cui i tre – due con precedenti di polizia – avrebbero approfittato. Ma gli accertamenti sono ancora in corso per verificare se anche altri ragazzi abbiano partecipato alla violenza: non è escluso, quindi, che a breve anche altri nomi verranno iscritti nel registro degli indagati.

Lo stupro è avvenuto in una villetta di Primavalle, a Roma nord. La ragazza era andata alla festa per festeggiare il Capodanno insieme ad altri amici, così come i tre accusati dello stupro. A un certo punto della serata, l'hanno chiusa in una stanza approfittando del suo stato – che potrebbe essere stato indotto proprio da loro – e l'hanno violentata. Una volta fuori, la minore è andata in ospedale, dove è stata visitata dai medici. Sul corpo aveva lesioni che sarebbero state compatibili con una violenza sessuale, ed è stata dimessa con una prognosi di un mese. Il 2 gennaio, la denuncia dai carabinieri. Le indagini sono partite immediatamente e sono tuttora in corso. Ma dalle intercettazioni ambientali e telefoniche, i militari sono riusciti a carpire conversazioni in cui i ragazzi, non pensando di essere intercettati, parlavano di ciò che era successo la notte di Capodanno. E così, ieri mattina, si sono presentati nelle loro abitazioni notificandogli le misure cautelati. Indagini, come detto, che presto potrebbero includere anche altre persone.

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