Stupro di Capodanno: al via il processo per Patrizio Ranieri, l’unico imputato maggiorenne
Il 22 novembre avrà il via il processo per lo stupro di Sara, la ragazza violentata la notte di Capodanno in una villetta a Roma, in zona Primavalle. Al banco degli imputati siederà Patrizio Ranieri, oggi ventenne, accusato di lesioni e violenza sessuale. Altri due ragazzi accusati della violenza erano minorenni all'epoca dei fatti (risalenti a quasi due anni fa) e procede quindi il Tribunale del minori.
Il dibattimento, come di norma dei casi di violenza sessuale, avverrà a porte chiuse, riporta Il Corriere della Sera. In tribunale è altamente probabile che saranno chiamati a testimoniare i ragazzi presenti alla festa quella sera, e che hanno visto con i loro occhi cosa è successo. Una cosa sicuramente non facile, dato che le indagini per lo stupro hanno trovato proprio nei ragazzi (e nei loro genitori) un muro di omertà difficile da abbattere.
Sara, difesa dall'avvocata Felicia D'Amico e dall'associazione Bon't Worry presieduta da Bo Guerreschi, intanto vive in una comunità protetta. Il Corsera riporta che lo giovane ha avuto un altro crollo psicologico: adesso vive in un luogo protetto, non è mai più tornata in Italia.
Per il Giudice delle indagini preliminari quello ricostruito è uno stupro di gruppo agito con "una particolare tracotanza e una altrettanto preoccupante violenza, e uno spirito prevaricatore davvero inquietante". Dopo lo stupro, Ranieri sarebbe dal bagno sventolando la maglietta sporca di sangue, urlando di aver avuto rapporti con una vergine. Dopo il ventenne, di Sara hanno abusato anche altri ragazzi: tutti loro avrebbero approfittato del suo stato di incoscienza. Non è escluso che la giovane sia stata drogata con la Ghb, detta anche droga dello stupro. Cosa che avrebbe contribuito a farle perdere i sensi, non riuscendo a opporsi alla violenza del branco. Nessun amico quella sera è intervenuto in sua difesa.