Stuprava le figlie di 11 e 13 anni lasciandole senza cibo: 55enne a processo per violenza sessuale
Un uomo di 55 anni è finito a processo con l'accusa di violenza sessuale nei confronti delle due figlie minori. Le ragazzine, originarie di un paesino in provincia di Frosinone, avevano undici e tredici anni e per anni sono state costrette a sottostare alle angherie del genitore, che le molestava sessualmente tutte i giorni. Terribili gli abusi che l'uomo perpetrava su di loro: secondo quanto riportato da Il Messaggero, la più grande sarebbe arrivata a distrarlo spostando l'attenzione su di sé in modo da evitare il calvario alla sorella minore. Un incubo, quello vissuto dalle due minori, durato anni.
Gli abusi sarebbero cominciati una volta che la madre delle due ragazzine era andata via. Il 55enne, disoccupato e nullafacente, era solito lasciarle anche a casa da sole, in uno stato di degrado totale, senza nulla da mangiare nell'appartamento se non qualche cracker. Ma a loro andava bene, perché lui era lontano e non poteva toccarle. Il 55enne, inoltre, impediva loro di uscire in modo da evitare che potessero avere contatti con l'esterno e raccontare a qualcuno le violenze che erano costrette a subire.
La situazione è stata segnalata a ‘La Caramella Buona‘, associazione che si occupa di pedofilia. Le ragazzine sono state inserite in un ambiente protetto e trasferite in una casa famiglia, dove sono seguite da psicologici e pedagogisti. Il 55enne è stato accusato di violenza sessuale ed è finito a processo: la prossima udienza si terrà l'8 aprile, e sarà sentita l'accusa. Le giovani, che oggi hanno rispettivamente 16 e 14 anni, si sono costituite parte civile. A rappresentarle al processo è l'avvocata Monica Nassisi, de ‘La Caramella Buona'.