Stupratore seriale di prostitute a processo: incastrato dal Dna e dalla foto di una vittima
Un uomo di 45 anni è finito a processo con l'accusa di aver violentato tre donne tra il 2016 e il 2019. Secondo l'accusa il 45enne, arrestato a settembre 2019, sarebbe un violentatore seriale di prostitute: a far scattare le manette, tracce biologiche rinvenute sul corpo di una delle vittime e che sono state attribuite all'uomo. Proprio queste, inoltre, hanno permesso di risalire ad altri due casi, avvenuti nel 2018 e nel 2019 a Capena e a Campagnano di Roma. Per il primo caso, avvenuto nel 2016, è competente il Tribunale di Latina, per gli altri due quelli di Tivoli.
A far scattare le indagini, la denuncia di una delle vittime, violentata il 15 marzo 2016. La donna ha raccontato agli inquirenti di essere stata violentata nella macchina dall'uomo e poi rapinata nelle campagne del viterbese. È stata poi abbandonata in strada dopo essere stata privata dei soldi e del cellulare.
La donna non sarebbe stata l'unica vittima del 45enne. L'uomo avrebbe violentato altre due donne in due occasioni diverse, una a Capena, e l'altra a Campagnano di Roma. Entrambe stuprate, rapinate, e poi lasciate in mezzo alla strada, in stato di shock. La prima è riuscita a fare una foto all'uomo e alla macchina, mentre la seconda è stata trovata dalle forze dell'ordine in strada in stato di semincoscienza e portata immediatamente all'ospedale di San Filippo Neri per essere presa in carico dai medici nel più breve tempo possibile.
L'esame del Dna e la foto scattata dalla vittima di Capena hanno permesso alle forze dell'ordine di rintracciare il 45enne, che si è difeso dicendo di essere vittima di uno scambio di persona. La prossima udienza del processo si terrà a marzo.