Stupra una 16enne a Ponza e viene rilasciato: aperta pratica sul mancato arresto dell’aggressore
Il Consiglio superiore della magistratura ha aperto una pratica per verificare i motivi del mancato arresto dell'uomo accusato di aver stuprato una sedicenne a Ponza. A fare la richiesta, il consigliere Ernesto Carbone. "L’uomo autore della violenza – si legge nel documento – è stato destinatario di un foglio di via obbligatorio che ne impone l’allontanamento dall’Isola di Ponza, rimanendo tuttavia indagato in stato di libertà e, dunque, libero di circolare e di frequentare luoghi pubblici o aperti al pubblico – come documentato dallo stesso, attraverso i social – con un serio e reale pericolo di reiterazione del reato, o di fuga”. Il Csm ha accolto la richiesta, che adesso valuterà i motivi che hanno portato la magistratura di Cassino a decidere per il rilascio in stato di libertà dell'uomo.
M. L., l'uomo accusato della violenza, è stato allontanato dall'isola di Ponza. Dopo aver ricevuto il foglio di via è tornato a Roma, dove è tornato alla vita di sempre, frequentando bar e locali e facendosi selfie alle serate in spiaggia. Un comportamento che ha destato molto scalpore, soprattutto vista la gravità delle accuse che gli sono contestate.
La giovane abusata dal ragazzo sarà ascoltata nelle prossime settimane in modalità protetta. È stata lei a denunciare M. L., telefonando ai genitori e raccontando immediatamente quanto accaduto. Era uscita di casa a buttare la spazzatura quando, sul pianerottolo, ha incontrato il 34enne, che risiedeva con altri lavoratori stagionali nell'appartamento accanto al suo. L'ha bloccata e l'ha spinta in casa, abusando di lei. Quando le forze dell'ordine sono arrivate sul posto, hanno trovato il 34enne completamente ubriaco, e lo hanno arrestato. Subito dopo è stato rimesso in libertà, ma non è escluso che la sua posizione possa aggravarsi nei prossimi giorni.