Studenti pro Palestina forzano il blocco ed entrano alla Sapienza: “Basta censura dall’università”
Circa 200 studenti hanno forzato il blocco dell'università e sono entrati alla Sapienza. È successo nel pomeriggio di oggi, martedì 5 marzo 2024. Qualche ora prima, verso le 13.30 di oggi, hanno organizzato una manifestazione pro Palestina, contro la "censura e la repressione". Si sono dati appuntamento al pratone della città universitaria e hanno sfilato in un corteo.
Una volta usciti, però, sono rientrati passando all'interno della facoltà di psicologia. È proprio qui che si sarebbe dovuto tenere un evento sulla Palestina, la settimana scorsa. "Lo hanno proposto dal collettivo di psicologia, ma poi è stato annullato dalla vicepreside del dipartimento che lo ha valutato troppo di parte – raccontano alcuni studenti a Fanpage.it – Ci hanno detto che non andava bene perché nei volantini appare il termine genocidio".
La manifestazione di studenti e studentesse
Una prima protesta era stata organizzata già, proprio nella giornata in cui si sarebbe dovuto tenere l'evento, il 22 marzo. Ma oggi studenti e studentesse sono tornate a far sentire al propria voce. "Vogliamo dimostrare che studenti e studentesse sono al fianco del popolo palestinese, si oppongono agli accordi della Sapienza con le università israeliane e con le aziende belliche e alla mancata presa di posizione sul genocidio in corso", fanno sapere le realtà che hanno aderito al corteo di oggi, Cambiare Rotta e il collettivo Zaum.
La protesta mentre è in corso il Senato Accademico: "Costringiamoli ad ascoltarci"
La data di oggi è stata scelta proprio in risposta alla convocazione del Senato Accademico: "Oggi si riuniscono, costringiamoli ad ascoltarci! – scrivono agitando cartelloni in cui compare, oltre ai volti di alcuni politici italiani, come Matteo Salvini, Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni, anche il presidente del Senato della Repubblica Ignazio La Russa e la rettrice Antonella Polimeni – Non è possibile che nel nostro ateneo si continui a censurare le iniziative in sostegno alla Palestina (come successo a psicologia e ancora prima a villa Mirafiori), mentre nelle piazze gli studenti vengono manganellati come a Pisa, Firenze e Catania. Fermiamo il genocidio, fermiamo la censura, fermiamo la violenza poliziesca".