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Corteo contro l’alternanza scuola lavoro, studenti deviano percorso per assediare Ufficio Scolastico

Nella mattinata di oggi gli studenti e le studentesse sono tornati a manifestare nelle strade di Roma per chiede l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro e dimostrare il malcontento verso il sistema della scuola.
A cura di Beatrice Tominic
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Gli studenti delle scuole superiori sono tornati a manifestare nelle strade della città di Roma: anche il movimento de La Lupa, infatti, aderisce alle mobilitazioni organizzate in tutte le città italiane. Nella capitale gli studenti e le studentesse si sono riuniti alle ore 10 di questa mattina in piazza Vittorio Emanuele II, per protestare contro un modello di scuola a cui si sentono di non appartenere.

Nel corso del corteo, però, un gruppo di ragazzi e ragazze con la testa coperta dai cappucci neri, si è staccato dal percorso per andare verso l'Ufficio Scolastico Regionale in via Frangipane e sono ancora in trattativa per essere ricevuti. Dopo qualche momento di tensione e alcune uova lanciate su un furgone della polizia, il corteo ha proseguito come programmato.

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Contro i ministri, ma con Giuseppe e Lorenzo

Insieme ai motivi che hanno tenuto vive le proteste in questo ultimo periodo, ritorna più forte la rabbia anche per l'alternanza scuola-lavoro dopo gli incidenti che hanno coinvolto e ucciso due adolescenti. In meno di un mese, al primo terribile incidente in fabbrica in cui ha perso la vita il 18enne Lorenzo Parrelli se ne è aggiunto un secondo qualche giorno fa: a morire, stavolta, è stato un ragazzo di appena 16 anni, Giuseppe Lenoci.

I ragazzi e le ragazze in piazza richiedono a gran voce le dimissioni del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che per gli studenti, è il nemico numero uno. Nelle strade di Roma, dove proprio adesso stanno sfilando circa un migliaio di ragazzi, i ragazzi e le ragazze tengono fra le mani cartelli con i volti, cancellati da alcuni tratti di pennarello, di Bianchi e della ministra Luciana Lamorgese.

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La Lupa in lotta nelle strade di Roma

La Lupa Scuole in Lotta, il movimento a cui hanno aderito molti dei collettivi che hanno organizzato le occupazioni studentesche lo scorso autunno, scrive su Instagram: "Le studentesse e gli studenti italiani scenderanno in piazza con la rabbia che scaturisce dalla morte di Lorenzo e di Giuseppe, conseguenze di un sistema scolastico che non si basa sulle nostre esigenze." Con la protesta di oggi gli studenti richiedono tre cambiamenti fondamentali, a partire dall'abolizione immediata dell'alternanza scuola- lavoro e il ritiro delle modalità proposte per l'esame di maturità: secondo gli studenti, infatti, anche gli stessi docenti sono consapevoli del fatto che le prove di esame sarebbero impossibili da svolgere a fronte dei due anni di pandemia.

A queste ragioni, i ragazzi e le ragazze in corteo stanno sfilando contro tutto il sistema scolastico che non ha fermato la repressione delle lotte studentesche (iniziata con i provvedimenti per le occupazioni autunnali e conclusa coni manganelli addosso agli studenti in corteo); non si adopera per migliorare l'edilizia e le scuole fatiscenti. "Una scuola incentrata sul voto, che genera ansia e stress in assenza di un supporto psicologico, fondata du una didattica obsoleta, nozionistica e frontale"- concludono – "La scuola è competitiva e non inclusiva, non si basa su studenti e studentesse."

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