Studenti manifestano a Roma contro il ministro Piantedosi: “Vostri manganelli non ci fanno paura”

Centinaia di ragazzi, chiamati in piazza dalla Rete degli studenti medi del Lazio, hanno manifestato oggi a Roma, in piazza Beniamino Gigli, davanti al Teatro dell’Opera e a pochi passi dal ministero dell’Interno, per protestare contro “le manganellate e la gestione del ministro Piantedosi”.
A cura di Enrico Tata
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"Dall'alternanza alla Palestina: non ci fanno paura i vostri manganelli", recita lo striscione studenti di Osa, Opposizione Studentesca d'Alternativa. Centinaia di ragazzi, chiamati in piazza dalla Rete degli studenti medi del Lazio, hanno manifestato oggi a Roma, in piazza Beniamino Gigli, davanti al Teatro dell'Opera e a pochi passi dal ministero dell'Interno, per protestare contro "le manganellate e la gestione del ministro Piantedosi".

Hanno aderito alla mobilitazione i collettivi universitari, l'Unione degli universitari, ma anche Anpi Roma, Arci Roma e Cgil Roma e Lazio. Presenti in piazza anche il deputato del Pd Nicola Zingaretti e il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che ha detto: "Al ministro dell'Interno abbiamo chiesto un'informativa urgente ma non vorrei scaricare sul singolo quella che è una responsabilità collettiva del governo, questo clima repressivo. E le dichiarazioni di esponenti di maggioranza lo confermano".

Studenti in corteo arrivano al Viminale

Durante la manifestazione, un gruppetto di studenti si è avvicinato al Viminale, gridando: "I vostri manganelli non ci fanno paura". Poi sono rientrati in piazza, spiegando che si trattava di un gesto dimostrativo.

Da troppo tempo "siamo costretti a condannare le cariche della polizia durante manifestazioni pacifiche di studenti e studentesse. Senza alcuna presa di responsabilità da parte del Ministro Piantedosi", ha spiegato Tullia Nargiso, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio. "Non possiamo permetterci uno stato che ci censura, che ci impedisce di manifestare il nostro dissenso. Siamo estremamente soddisfatti nel vedere una risposta così imponente alla nostra chiamata alla mobilitazione, questa piazza dice chiaramente che la gente si è stancata della gestione Piantedosi del dissenso e della gestione Meloni del Paese".

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Le manganellate agli studenti: cos'è successo venerdì a Pisa

Il sit in di oggi è stato organizzato come risposta ai fatti che si sono verificati venerdì 23 febbraio a Pisa all'entrata di piazza Cavalieri, dove i giovanissimi manifestanti sono stati ripetutamente colpiti dai manganelli degli agenti di polizia in assetto antisommossa.

I collettivi universitari pisani e moltissimi studenti dei licei, tantissimi minorenni, per una manifestazione autorizzata a favore della Palestina. Un centinaio di ragazzi, tutti giovanissimi, si sono spostati in corteo verso piazza Cavalieri, dove sono stati fermati dai poliziotti, che hanno cominciato a caricarli.

Per il comportamento della polizia è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al ministro dell’Interno Matteo, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento", si legge in una nota diffusa dal Quirinale.

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