Studenti del Virgilio di Roma in assemblea sul fascismo, arrivano carabinieri: “Mai successo prima”
A tre giorni dal voto, in pieno centro a Roma, i carabinieri hanno interrotto un’assemblea studentesca e hanno identificato quattro studenti (di cui tre minorenni) fra i circa 200 ragazzi presenti. È successo ieri mattina, mercoledì 28 settembre, in Piazza De’ Ricci. Gli studenti del Liceo Virgilio avevano indetto un’assemblea di istituto per discutere dei risultati elettorali in compagnia dello scrittore Premio Strega Paolo Di Paolo. Erano presenti anche alcuni docenti.
L'assemblea all'esterno della scuola
L’assemblea, autorizzata giorni fa dalla preside della scuola, Isabella Palagi, doveva inizialmente svolgersi all’interno dell’istituto, ma problemi burocratici hanno cambiato le carte in tavola. “L’ospite che originariamente avevamo contattato si è reso indisponibile all’ultimo”, racconta Alessandro, studente e membro del Collettivo Autorganizzato Virgilio. “Quindi abbiamo coinvolto un altro ospite in assemblea , abbiamo dovuto svolgere l’assemblea fuori dalle mura scolastiche, per via della mancanza dei tre giorni di preavviso necessari per il via libera della preside e del consiglio d’istituto”.
Il problema dunque è che Di Paolo non era autorizzato ad accedere all’istituto, perciò gli studenti decidono di spostarsi in Piazza De’ Ricci, distante pochi metri. “Stavamo discutendo insieme allo scrittore a proposito di neofascismi in Italia e antifascismo, dopo circa mezz’ora è arrivata una gazzella dei carabinieri e siamo stati interrotti. Hanno scelto arbitrariamente quattro studenti, di cui tre minorenni che poi sono stati identificati. Io sono tra questi. Sono minorenne. Rischiamo delle denunce penali per occupazione di suolo pubblico e assemblea non organizzata”, spiega Marcello (nome di fantasia ndr), uno degli studenti minorenni fermati.
La piazza dell'assemblea
Piazza De’ Ricci è una piazza molto frequentata dagli studenti ed è stata abitualmente utilizzata per svolgere assemblee e dibattiti. “Sono molto arrabbiata per questa cosa”, spiega Ilaria (nome di fantasia ndr), altra studentessa minorenne identificata nella giornata di ieri. “Abbiamo sempre usato gli spazi esterni alla scuola, l’anno scorso abbiamo praticamente fatto un collettivo a settimana. Io penso che sicuramente le forze dell’ordine fanno il loro lavoro ma ciò che sta avvenendo negli ultimi giorni non è un caso. Sicuramente quello che è successo domenica ha la sua parte”
“La cosa che abbiamo notato a primo impatto, è che prima delle elezioni non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo. Abbiamo sempre fatto collettivi e assemblee, sia in istituto che fuori dall’istituto. Nessuna assemblea è mai stata interrotta. Col fatto che era un dibattito sulle elezioni tre giorni dopo le elezioni, abbiamo collegato le due cose”, spiega Mara, un'altra studentessa del Liceo Virgilio.
Perché è questo il tema che emerge dalle testimonianze degli studenti: la coincidenza tra i risultati elettorali e l’eccesso di zelo da parte delle forze dell’ordine a pochi giorni da un voto che ha visto la coalizione di destra appropriarsi della maggioranza dei seggi in Parlamento.