Studenti al MIM rispondono a Valditara: “Ideologico è chi nega il patriarcato”
Per il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, l'aumento delle violenze sessuali dipenderebbe dall'immigrazione incontrollata. Lo ha detto nel corso della presentazione della fondazione intitolata "Giulia Cecchettin", la studentessa trovata morta esattamente un anno fa, uccisa dal fidanzato Filippo Turetta, un ragazzo italiano e dalla pelle chiara. Per risolvere questa situazione, occorre seguire i valori costituzionali: per Valditara, l'esistenza del patriarcato è soltanto una questione ideologica.
Non ci stanno studenti e studentesse che nella serata stessa di oggi, lunedì 18 novembre, si sono recati davanti al Ministero dell'Istruzione per rispondere a Valditara. "Ideologico è chi nega il patriarcato, ministro stia zitto", recita lo striscione esposto.
La risposta di studenti e studentesse al ministro Valditara
Non ha tardato ad arrivare la risposta di studenti e studentesse che sono scesi davanti al ministero per esprimere il proprio dissenso rispetto alle parole di Valditara.
“Le sue parole sono inaccettabili. Negare il patriarcato significa negare il carattere sistemico e strutturale della violenza di genere – dichiara Camilla Velotta della Rete degli Studenti Medi – Le vere dichiarazioni ideologiche sono quelle del Ministro, che riesce a negare l’evidenza pur di sostenere tesi razziste e anti immigrazione. Farebbe meglio a stare zitto e ad ascoltare chi come noi chiede da anni l’introduzione dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole e percorsi che educhino al rispetto del consenso".
La risposta di Elena Cecchettin
Prima ancora degli studenti, è stata Elena Cecchettin schierarsi contro Valditara. "Invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e per bene – scrive sui social – Se si ascoltasse non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro Paese ogni anno".