Studentati fatiscenti a Roma, invasione di blatte e problemi edilizi: “Incubo per 170 fuorisede”
Blatte, infiltrazioni e edilizia non a norma. Finestre con spifferi, allacci alla corrente elettrica non ancora ultimati, un parcheggio che non ha mai visto un'automobile, perché i fondi sono finiti prima dei lavori e "due frigoriferi soltanto per 50 studenti": sono molte le cose che non funzionano negli studentati a Roma di Valle Aurelia e San Paolo secondo la denuncia di Udu – Unione degli Universitari, Primavera degli Studenti e Minerva, associazioni universitarie che operano nella capitale.
"Assurdo che si viva una situazione del genere in uno studentato inaugurato neanche tre anni fa – spiegano a Fanpage.it i rappresentati degli studenti e delle studentesse che lo scorso fine settimana sono andati in sopralluogo nelle due residenze DiSCo Lazio – A San Paolo dovrebbero alloggiare duecento persone, ma pare ce ne sia quasi la metà perché un intero piano è senza energia elettrica. Lavori finiti, ma allacci mancanti. E gli spazi non bastano per tutti: due cucine per cento persone sono troppo poche, bisognava calcolarlo".
In arrivo anche un'interrogazione regionale per fare chiarezza, come annunciato dalla consigliera del Partito Democratico Michela Califano.
Il sopralluogo organizzato dagli studenti
A poco meno di un anno dall'anniversario della protesta delle tende a Sapienza contro il caro affitti, non è cambiato nulla a Roma. Gli studentati continuano ad essere troppo pochi per ospitare tutti i fuorisede che ne fanno richiesta e, soprattutto, in condizioni sempre più fatiscenti. Oltre alle condizioni dell'edilizia, sempre più fatiscente, nelle residenze di Valle Aurelia si registra la presenza di blatte.
"Servono a poco le disinfestazioni che hanno organizzato negli ultimi mesi, troppo blande: sono insetti piccoli, ma rappresentano un rischio per la salute di studenti e studentesse che vivono qui", in residenze che, oltre ad essere ben collegate con i mezzi pubblici alla metropolitana, sono a due passi da San Pietro.
La denuncia delle associazioni studentesche
"Tutto questo è inaccettabile – tuonano i rappresentanti degli studenti e delle studentesse di Roma e del Lazio di Udu – Unione degli Universitari, Primavera degli Studenti e Minerva – Siamo andati a verificare lo stato delle residenze universitarie di Lazio DiSCo a Valle Aurelia e San Paolo. E la situazione che abbiamo trovato è ancora peggio di quanto ci aspettavamo. Il diritto all’abitare è una delle fondamenta del diritto allo studio. È necessario che la Regione intervenga per garantire una vita dignitosa e sicura a studentesse e studenti", sottolineano.
"È una situazione ai limiti della dignità umana, oltre che ad un preoccupante pericolo sanitario e di sicurezza per 170 residenti", spiega Dafne Tomasetto di Minerva e Presidente della Consulta. Con lei ad organizzare i sopralluoghi delle associazioni studentesche Michele Sangiovanni di Studenti alla Terza, che sottolinea nuovamente gli spazi troppo piccoli nello studentato di Valco San Paolo: "Le cucine sono praticamente inagibili per tutti gli studenti che alloggiano qui, per questo abbiamo raccolto più di 300 firme per supportare l'istanza e siamo pronti a proseguire la nostra battaglia nelle istituzioni".
Molti dei fuorisede che ogni giorno vivono in condizioni di questo genere spesso hanno paura anche a denunciarlo: "In alcune cucine mancano i fornelli, cadono pannelli dai soffitti nelle aule studio: ci hanno raccontato che qualche tempo fa un'anta si è staccata da un pensile ed è caduta in testa ad uno ragazzo – spiega Giovanni Grant di Primavera degli Studenti – Ma lui ha preferito non denunciare: aveva paura di perdere il posto nello studentato e di essere mandato in uno più lontano o collegato peggio con i mezzi pubblici".
L'interrogazione in Regione Lazio
Non appena appreso dello stato delle residenze messe a disposizione da DiSCo Lazio non ha tardato ad arrivare il commento di Michela Califano (Pd), consigliera regionale nel Lazio, che ha presentato un'interrogazione: "Lo stato delle residenze è vergognoso – spiega in una nota – Il perdurante commissariamento di Lazio Disco, strenuamente difeso da Rocca e dalla sua maggioranza, sta portando al totale smantellamento di quel diritto allo studio che per anni abbiamo difeso strenuamente. Presenterò una interrogazione per capire come tutto questo sia possibile".
Le fa eco Eleonora Mattia: "Potrebbe essere un nuovo, grottesco, format della Giunta Rocca, simile a quei programmi-denuncia che si vedono in Tv – scrive in una nota la Consigliera Eleonora Mattia (Pd) – Invece, purtroppo, è la realtà. Una situazione inammissibile in sedi appena inaugurate che è la cartina di tornasole della gestione fallimentare dei servizi volti a garantire il diritto allo studio, come dimostra l’immobilismo cui è costretto Lazio Disco, ancora commissariato, e gli oltre 7mila studenti idonei alle borse di studio costretti a protestare più volte davanti alla sede della Regione Lazio per strappare alla Giunta Rocca almeno la promessa dell’erogazione del contributo. Rocca esca dalla sua torre d’avorio e veda con i suoi occhi".