Stretta su Roberto Spada: obbligo di firma due volte al giorno e divieto di lasciare il comune di Roma
Roberto Spada dovrà presentarsi due volte al giorno in caserma e non potrà lasciare il comune di Roma. Questa l'ordinanza eseguita stamattina dai carabinieri del gruppo di Ostia nei confronti del 47enne condannato dalla Corte d'Appello di Roma a dieci anni di reclusione per associazione mafiosa. Spada, scarcerato il 29 settembre, è al momento libero in attesa che la Corte di Cassazioni ridetermini la pena.
Il provvedimento che ha colpito questa mattina Roberto Spada è stato emesso dalla Corte di Appello di Roma su richiesta della procura generale: per i giudici, le iniziali esigenze cautelari non sono venute meno adesso che il 47enne è libero. Dati i precedenti penali, e il ruolo di organizzatore all'interno del clan Spada, è stato ritenuto necessario procedere con l'ordinanza, in modo da tenerlo ancora più sotto controllo. Già qualche settimana dopo la sua scarcerazione, acclamata con fuochi d'artificio dal resto della sua famiglia, a Roberto Spada era stata applicata la misura della sorveglianza speciale per tre anni. Data la pericolosità sociale, i controlli dei carabinieri si sono intensificati durante questo periodo nei confronti del 47enne, fino ad arrivare all'ordinanza di questa mattina.
Roberto Spada è stato condannato a sei anni di reclusione in via definitiva per aver dato una testata al giornalista Daniele Piervincenzi. Coinvolto nel processo per l'omicidio di due boss di clan rivali, Giovanni Galleoni, detto Baficchio, e Francesco Antonini, detto Sorcanera, uccisi a novembre 2011 nel centro di Ostia, è stato assolto dai giudici. Il pubblico ministero aveva chiesto l'ergastolo.