Street art a Tor Bella Monaca: il nuovo ecomurales colora la facciata di un palazzo popolare
"Il diritto alla bellezza è dignità. E la dignità è un diritto". È questo il messaggio lanciato dal nuovo ecomurales realizzato sui muri di un palazzo popolare del quartiere Tor Bella Monaca di Roma. L'opera si intitola ‘Sotto la superficie' ed è stata realizzata dall'artista Lucamaleaonte con il patrocinio dell'organizzazione no profit Yourban2030, che promuove progetti artistici legati all'ambiente e alla sostenibilità. "Dopo la recente ‘Venere contro la Prevenzione' a Garbatella, con Komen Italia e Castel Romano Outlet – dichiara Veronica De Angelis, presidente dell'organizzazione – siamo molto orgogliosi di proseguire la mission di Yourban2030 a Roma, a Tor Bella Monaca, andando a insistere per la prima volta sulla facciata di un palazzo popolare che abbiamo ripristinato e reso tela urbana di questa nuova opera". Così mare, coralli e pesci arrivano a colorare la periferia est della Capitale come omaggio alla biodiversità del mondo marino. L'opera è stata realizzata nell'ambito del programma RIF Museo delle Periferie di Azienda speciale Palaexpo, promosso dal VI Municipio di Roma Capitale e il supporto di Findus Italia. "Con ‘Sotto la superficie' – prosegue De Angelis – parliamo di Diritto alla Bellezza, in un quartiere dove, come emerge dai dati raccolti e pubblicati dall’Osservatorio Casa Roma di Enrico Puccini, in collaborazione con la ricercatrice Francesca Cubeddu, sono presenti circa 5500 case popolari: 4mila di proprietà del Comune di Roma e 1495 dell’ente regionale".
L'intervento di riqualificazione urbana a Tor Bella Monaca
Non solo opera d'arte, ma vero e proprio intervento di riqualificazione. Con la realizzazione dell'ecomurales a Tor Bella Monaca, la facciata cadente del palazzo è stata ripristinata. "C'è stato un tempo – si legge nel comunicato di presentazione dell'opera – in cui l'edilizia popolare, come quella che è sorta a Tor Bella Monaca, non guardava al benessere attraverso la bellezza, bensì alla semplice funzionalità strutturale, rispondendo ad esigenze unicamente "abitative" e non di qualità della vita. A distanza di quarant'anni anni dal concepimento di questa edilizia popolare, si è invece compreso che la bellezza è un elemento fondamentale nella quotidianità delle persone, oltre e prima della funzionalità, per vivere bene ed elevarsi, abituarsi al bello e riscattarsi". Inoltre, il disegno è dipinto con Airlite, una tecnologia che si applica come una pittura su qualsiasi superficie trasformando ogni parete in un depuratore naturale, riducendo gli ossidi di azoto, principale causa di morte derivante dall’inquinamento dell’aria. "Dove le istituzioni non possono arrivare – prosegue De Angelis – riteniamo giusto che entri in gioco l'iniziativa privata".
A Tor Bella Monaca nascono percorsi di street art per i più piccoli
In contemporanea alla realizzazione del murales è nata una collaborazione con Mario Cecchetti e il suo progetto ColorOnda, che pone l'attenzione sui più piccoli. "Un diritto alla bellezza e alla dignità che guardino innanzitutto ai bambini, partendo dalla sensibilizzazione in età infantile per formare i cittadini del futuro". E così sono stati organizzati dei percorsi creativi "baby" di street art nel quartiere. Anche il concept dell’opera, che vede colori sgargianti rievocare il mondo marino, va oltre l’omaggio alla biodiversità, trasformandolo in riflessione sulla ricchezza della diversità sociale, anche quella nascosta, appunto, sotto la superficie. "Il murales rappresenta un branco di pesci di diverse specie, molte delle quali provenienti dal Mediterraneo, a sottolineare la biodiversità presente sul nostro territorio – spiega l'autore del murales, Lucamaleonte – Nonostante i colori dei pesci siano molto simili tra loro, sono le forme dei pesci a differenziarli. L’idea del banco di pesci di diverse specie è proprio funzionale alla idea di diversità, ma di unione allo stesso tempo. Il titolo richiama alla realtà delle cose della natura che spesso sono nascoste. La necessità di avere ricchezza nella biodiversità Marina è spesso poco presa in considerazione, ed è quindi letteralmente sotto la superficie".