Strage di Fidene, morta Fabiana De Angelis: chi era la quarta vittima del killer
Nella serata di ieri è morta anche la donna ferita alla testa: si tratta della quarta vittima del killer di Fidene che nella mattinata di domenica scorsa è entrato nel gazebo in cui si stava svolgendo una riunione del consorzio di ville Valle Verde e ha aperto il fuoco. Si chiamava Fabiana De Angelis e aveva compiuto da poco più di un mese, il 4 novembre scorso, 50 anni. Lavorava come commercialista e aveva uno studio in centro città. Nel consorzio rivestiva il ruolo di assistente.
L'operazione d'urgenza
Subito dopo la sparatoria era stata trasportata d'urgenza all'ospedale Sant'Andrea. "È arrivata al pronto soccorso in condizioni generali gravissime – spiegavano dall'ospedale – Sono state effettuate tempestivamente le indagini diagnostiche per la completa valutazione clinica e successivamente è stata sottoposta ad una delicata operazione, che si è conclusa alle 13.45". La donna era stata colpita al collo ed aveva riportato una lesione alla gola e una alla vertebra. Da quel momento la donna era stata trasferita in rianimazione con prognosi riservata.
La morte di Fabiana De Angelis
Nonostante i tentativi da parte degli operatori del personale sanitario, Fabiana De Angelis non ce l'ha fatta. Nella serata di ieri i medici ne hanno dichiarato la "morte cerebrale". In ospedale, in quel momento, oltre al marito della quarta vittima anche i suoi figli, due adolescenti di 14 e 16 anni, con cui la vittima viveva insieme nella loro casa di piazza Bologna.
"È una giornata triste per la scomparsa di Fabiana De Angelis – ha commentato l'assessore alla Salute della regione Lazio Alessio D'Amato – Purtroppo non c'è stato nulla da fare nonostante tutte le manovre di rianimazione. Mai avremmo voluto questa notizia".
Le altre tre vittime di Claudio Campiti
Prima di lei nella strage avevano perso la vita altre tre donne: Sabina Sperandio, Nicoletta Golisano e Elisabetta Silenzi, che per prima si era lanciata contro il killer. Avevano 71, 50 e 55 anni. Dopo di lei, a gettarsi sul killer è stato Silvio Paganini che è riuscito a disarmare il killer: nella colluttazione ha riportato una ferita alla guancia che fortunatamente non ha toccato gli organi vitali. "Ho agito d'istinto, non chiamatemi eroe", ha dichiarato a Fanpage.it.
Nel frattempo per la giornata di oggi si attende l'interrogatorio al killer Caludio Campiti.