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La strage di Ardea: uccisi due bimbi e un anziano

Strage di Ardea, prima dei fratellini e dell’anziano il killer ha provato a uccidere un vicino

Continuano le indagini dei carabinieri per scoprire il movente che ha portato Andrea Pignani a uccidere i fratellini Daniel e David Fusinato. Nella sparatoria è rimasto coinvolto anche Salvatore Ranieri, un uomo di 74 anni che ha provato a difendere i due bimbi facendo scudo col proprio corpo. Il legale del padre dei fratellini: “I genitori non conoscevano l’omicida”. In mattinata Pignani aveva provato a uccidere anche un vicino di casa, ma non era riuscito a colpirlo.
A cura di Natascia Grbic
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Colpi al petto e alla gola. Così sono morti Daniel e David Fusinato, i due fratellini di cinque e dieci anni uccisi ieri da Andrea Pignani, 34enne con problemi psichici che poi si toglierà la vita. Un colpo alla tempia è invece stato sparato a Salvatore Ranieri, un uomo di 74 anni che passava di lì per caso con la bicicletta e ha provato a salvare i due piccoli. Si è messo in mezzo cercando di fare scudo col proprio corpo: Pignani però, lo ha colpito alla tempia. Per il 74enne non c'è stato nulla da fare, si è accasciato in terra ed è morto praticamente sul colpo. Il killer si è allora concentrato sui due piccoli, caduti a terra esanimi dopo i proiettili sparati dalla Beretta calibro 7,65 appartenuta al padre, guardia giurata deceduta lo scorso novembre. Pignani è poi tornato a casa, si è barricato all'interno con l'arma e ha minacciato di uccidere chiunque si avvicinasse. Sul posto per ore i carabinieri hanno provato a negoziare, dicendogli di arrendersi e uscire senza la pistola. A un certo punto nel pomeriggio un colpo di pistola ha squarciato l'aria: quando le forze speciali sono entrate nella villetta, hanno trovato Andrea Pignani morto nella camera da letto. Si è suicidato con la stessa arma usata per uccidere Salvatore Ranieri e i due fratellini.

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Strage di Ardea, Salvatore Ranieri ha provato a salvare i fratellini

La tragedia è avvenuta ad Ardea alle 11 del mattino. I bambini stavano giocando a pochi metri da casa, sembrava una mattina come tante, tra risate e schiamazzi in quello che doveva essere un posto sicuro per loro. La tragedia si è consumata in un attimo. "I bambini stavano giocando con le biciclette nei campi, con loro c'erano pure degli amichetti – la testimonianza di una residente a Fanpage.it – Qui è sempre stato un posto tranquillo, nessuno pensava ci potessero essere problemi. A un certo punto si è avvicinata una macchina, un uomo è sceso e ha cominciato a sparare verso i bambini. L'uomo che è morto subito si è messo davanti per provare a difenderli ed è stato colpito, poi l'aggressore ha rivolto l'arma verso i bimbi, ha sparato ed è fuggito". Insieme a Daniel e David c'erano anche altri bambini, che sono riusciti a scappare. Prima di loro ha cercato di colpire un vicino di casa che stava portando fuori l'immondizia, ma non è riuscito a prenderlo. Per la residente e per il sindaco di Ardea, Mario Savarese, il killer non ha sparato per sbaglio, ma voleva proprio colpire i bambini. "Evidentemente sì, perché ha sparato con l'intenzione di colpire, altrimenti avrebbe sparato a casaccio", ha dichiarato il primo cittadino ai cronisti presenti sulla scena.

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Ardea, carabinieri indagano sul movente

Una scena straziante quella di ieri, domenica 14 giugno, che non potrà essere dimenticata. I primi ad accorrere sulla scena sono stati proprio i genitori dei piccoli. Non appena hanno sentito gli spari si sono precipitati fuori per vedere cosa accadeva e hanno trovato i figli in terra, riversi in una pozza di sangue. Sono stati con loro fino all'arrivo dell'ambulanza, con il padre che gli teneva la mano sperando che si salvassero. Purtroppo non c'è stato nulla da fare: soccorsi con urgenza dall'eliambulanza, sono deceduti poco dopo. Il legale del padre dei fratellini, Diamante Ceci, ha dichiarato che "i genitori dei bambini non conoscevano l'omicida e non lo avevano mai visto prima e che non c'è stata alcune lite come riferito da qualche fonte non attendibile". L'avvocato si riferisce alle parole di Romano Catini, presidente del Consorzio Colle Romito, che ha riferito di aver visto il padre dei bimbi litigare con Andrea Pignani quella mattina stessa. L'uomo, che si trova agli arresti domiciliari per questioni di droga, ha smentito però questa versione. I carabinieri indagano sul motivo del gesto, al momento ancora sconosciuto.

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