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La strage di Ardea: uccisi due bimbi e un anziano

Strage di Ardea, chiesto l’esame tossicologico sulla salma del killer Andrea Pignani

La Procura ha chiesto l’esame tossicologico sulla salma di Andrea Pignani, il killer della strage di Ardea, che giovedì 17 giugno sarà sottoposta ad autopsia. Procedono le indagini sul triplice omicidio che si è consumato domenica scorsa. La mamma del 34enne rischia di essere indagata per detenzione abusiva di arma da fuoco.
A cura di Alessia Rabbai
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L'autopsia sulla salma di Andrea Pignani è stata fissata per giovedì 17 giugno. Secondo quanto appreso da LaPresse da fonti legali, la Procura chiesto che venga effettuato l'esame tossicologico sul corpo del killer, che nella tarda mattinata di domenica scorsa 13 giugno ha compito un triplice omicidio, uccidendo a colpi di pistola i due bambini di 5 e 10 anni, David e Daniel Fusinato e Salvatore Ranieri, per poi suicidarsi. Gli accertamenti serviranno a verificare se avesse assunto sostanze stupefacenti o alternati. Domani Ardea osserverà il lutto cittadino, con bandiere a mezz'asta e alle ore 12 con un momento di raccoglimento in ricordo delle vittime.

La madre del killer non ha denunciato l'arma

La madre di Pignani rischia di essere indagata per detenzione abusiva di arma da fuoco, per non aver denunciato la pistola, la Beretta calibro 7,65, né un suo eventuale smarrimento, dopo la morte del marito al quale era intestata e che il figlio ha utilizzato per compiere la strage. La donna probabilmente se ne è dimenticata e ciò ha permesso che finisse nelle mani del trentaquattrenne, con problemi psichici. La vicenda ha riportato alta l'attenzione sulla detenzione delle armi in Italia, che sono circa dieci milioni. Di queste, oltre 250mila sono le pistole e i fucili solo a Roma, oltre 170mila nelle province. Resta invece ignoto il numero delle armi clandestine.

Il sindaco: "Non ho firmato alcun Tso"

Sullo stato di salute mentale di Pignani, è intervenuto il sindaco di Ardea Mario Savarese, che ha chiarito di "non aver mai firmato alcun Tso" e che "il Comune non era a conoscenza di alcun tipo di problematica a livello psichico di questa persona". Pignani dunque, non è mai stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, il primo cittadino e i carabinieri hanno smentito la notizia falsa che circolava nelle scorse ore che sosteneva un'inadempienza da parte dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine. Nel passato di Pignani c'è una lite con sua mamma, che ha richiesto l'intervento di un'ambulanza del 118. In quel frangente il 34enne è finito al pronto soccorso del Nuovo Ospedale dei Castelli Romani ad Ariccia, dove ha ricevuto il codice azzurro, assegnato ai pazienti psichiatrici ed è stato dimesso la mattina successiva.

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