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Strade di sangue, nel 2024 a Roma 145 morti. Legambiente: “Fermiamo strapotere auto, sono troppe”

Legambiente lancia un appello: impegnarsi per potenziare il trasporto pubblico, introdurre la fascia verde e creare nuove aree pedonali, in modo da ridurre la presenza di automobili.
A cura di Natascia Grbic
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Da sinistra, Mario Terlizzese, Francesca Mandarino e Daniela Circelli, morti a causa di incidenti
Da sinistra, Mario Terlizzese, Francesca Mandarino e Daniela Circelli, morti a causa di incidenti

Sono 145 le persone morte quest'anno a Roma a causa dei numerosi incidenti stradali che ogni giorno si verificano sulle strade della capitale. Centinaia i sinistri con feriti che hanno bisogno di essere curati in ospedale. Le vite stravolte, devastate, di chi rimane e ogni giorno piange i propri cari. Gli ultimi due sono avvenuti la notte di Capodanno: un ragazzo di 31 anni in via della Pisana, a bordo di un motociclo, e un 53enne tamponato da un'Aston Martin sull'autostrada A1. Numeri molto alti, che hanno spinto Legambiente a lanciare un appello per fermare "lo strapotere e la violenza delle automobili sulle strade romane". L'obiettivo, spiegano Amedeo Trolese e Roberto Scacchi, rispettivamente responsabile mobilità di Legambiente Lazio e presidente regionale e responsabile nazionale mobilità dell'associazione, è quello di riprendere la discussione riguardo l'introduzione della fascia verde, e ridurre il numero di vetture in circolazione, superiore addirittura al numero dei patentati.

Legambiente: "Automobili causa di una strage continua"

Per Legambiente, bisogna che vi sia "una grande accelerazione per lo sviluppo del trasporto pubblico collettivo, con la protezione e il rafforzamento attraverso i controlli elettronici previsti, della fascia verde nata lo scorso novembre e generando spazi per pedoni e ciclisti dove finora si sono viste solo distese di macchine. Da tutti i nuovi tram alle ciclabili, dagli spazi pedonali alle politiche di riduzione del terribile numero di veicoli immatricolati, addirittura ben oltre quello dei patentati, la grande sfida è quella di azzerare le cifre agghiaccianti di una strage continua che fa dell'automobile, l'arma più letale che ci sia nella Capitale: perché è evidentissimo che le le vittime in troppi casi siano persone a piedi, in bici, in monopattino o anche in scooter, ma in tutti gli incidenti nessuno escluso, sono coinvolte automobili. È solo azzerando questi numeri che avremo una città più a misura di persone e un territorio più bello e vivibile".

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