Stefano Sparti trovato morto nel cortile di casa, la Procura indaga per istigazione al suicidio
Stefano Sparti, figlio dell'ex membro della Banda della Magliana Massimo, è stato trovato morto nel cortile di casa a Tor Bella Monaca, a Roma. Malato da tempo, si sarebbe gettato dalla finestra del suo appartamento al settimo piano di un palazzo di Largo Ferruccio Mengaroni. Al momento l'ipotesi più probabile è che si sia trattato di un suicidio, ma il pubblico ministero Francesco Cascini ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio e disposto l'autopsia.
La perplessità di chi lo conosceva sta proprio nel fatto che Sparti era malato al punto da non riuscire più a deambulare. Cosa che solleverebbe dubbi sul fatto che abbia scavalcato la finestra da solo per gettarsi nel vuoto. Nella tasca dei pantaloni che aveva indosso sono state trovate le chiavi di casa.
Il rapporto con il padre Massimo e il processo per falsa testimonianza
Il 53enne era figlio di Massimo, legato alla Banda della Magliana e principale accusatore di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro per la strage di Bologna del 2 agosto 1980. Lui, infatti, affermava di aver preparato i passaporti per loro due un paio di giorni dopo lo scoppio della bomba.
Stefano, però, nel 2007 aveva contestato e smentito le accuse del padre rivolte agli allora terroristi dei Nuclei armati rivoluzionari, affermando che non era credibile e che assumeva abitualmente cocaina. Per questa vicenda venne indagato nel 2018 e rinviato a giudizio dal gup di Bologna con l'accusa di falsa testimonianza.
Con lui, anche Luigi Ciavardini e Vincenzo Vinciguerra. Il prossimo 24 febbraio, al processo, sarebbero iniziati gli interrogatori dei testimoni.