Stefano Puzzer a piazza del Popolo: “Non me ve vado finché qualcuno non viene a parlarci”
"Buongiorno a tutti. Come vedete sono in piazza del Popolo a Roma e adesso mi metterò su questo tavolino dove aspetterò che venga a parlarci qualcuno. Spero che vengano visto che nessuno ci ha risposto. Io sono qui, mi metterò su questa panchina e aspetto che arrivino". A parlare è Stefano Puzzer, ex portavoce dei portuali di Trieste e animatore delle proteste no green pass. Puzzer si trova adesso a Roma, su una panchina, aspettando che "arrivino". Ma a chi si riferisce? Davanti a lui, cinque sedie. Una con un cartello con scritto ‘Mario Draghi', una con scritto ‘Papa', poi ‘Russia', ‘Usa' e ‘Unione Europea'. Su un tavolino, un cartello con scritto il suo nome: ‘Stefano Puzzer'. Sembra però molto improbabile che Draghi, il Papa o le maggiori potenze mondiali arrivino a parlare con lui oggi o nei prossimi giorni.
La protesta di Puzzer annunciata nei giorni scorsi
Stefano Puzzer aveva annunciato la protesta già nei giorni passati in seguito alle mancate risposte pervenute ai portuali di Trieste, di cui era portavoce. "Si diceva che avevo il vaccino falso, il covid, che ero stato arrestato. Tutte queste voci che girano su di me è perché martedì farò una cosa. Visto che il Governo non ci ha risposto è giusto prendere un'iniziativa, sempre legale, sempre pacifica. Martedì vedrete. Ho voglia di dimostrare a tutti che sono una persona normale, un lavoratore del porto, non ho mire politiche".
La richiesta dei portuali di Trieste di abolire il Green Pass
Stefano Puzzer è uno dei volti più noti della protesta dei portuali di Trieste, che prima hanno manifestato per chiedere tamponi gratuiti per i lavoratori senza vaccino, e poi hanno alzato la posta chiedendo l'abolizione totale del green pass. "Altrimenti – aveva dichiarato Puzzer – io non torno a lavorare". Stefano Puzzer si era dimesso come portavoce dei portuali dopo che aveva detto di interrompere le proteste in vista dell'incontro con le autorità a Roma per il 30 ottobre. Dopo esser stato aspramente criticato, ha rassegnato le proprie dimissioni.