Statua della porchetta di marmo a Trastevere, l’artista: “Opera strumentalizzata dai politici”
Continuano le polemiche sulla discussa porchetta di marmo a Trastevere intitolata ‘Dal panino si va in piazza', ma questa volta a parlare è l'autore dell'opera Amedeo Longo. "La mia opera è stata strumentalizzata dai politici" spiega l'artista venticinquenne in un'intervista rilasciata per il quotidiano La Repubblica. Longo, studente della Rufa, la Roma University of Fine Arts, si è recato ieri pomeriggio di fronte alla statua in piazza San Giovanni della Malva "e lì – racconta – ho spiegato il messaggio che avrei voluto trasmettere: conviviale, stare insieme. Poi, certo, i gusti sono gusti, può piacere e non piacere, mi sono anche beccato insulti. Ma non sono contento dell'interpretazione totalmente travisata e della strumentalizzazione dell'arte, che è quello che di più amo al mondo".
‘Dal panino si va in piazza' è una scultura in travertino realizzata da Adamo Longo come omaggio al piatto tipico laziale, la porchetta. La realizzazione di quest'opera rientra nell'ambito di un progetto più ampio della Rufa che si intitola ‘Piazze Romane', il cui obiettivo è valorizzare il ‘Made in Italy' in ogni suo aspetto, anche quello culinario, e farlo diventare sempre più noto a livello globale. Proprio come ha cercato di fare Longo con la sua porchetta che, però, non ha sortito l'effetto desiderato. "Il messaggio di questa scultura è stato travisato – dichiara Emiliano Coletta, docente della Rufa, che ha accompagnato ieri pomeriggio il giovane artista in piazza – per questo siamo andati a parlare con queste persone". Ma parlare non è bastato a convincere gli attivisti, che vorrebbero la rimozione dell'opera.