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Stadio Flaminio, Claudio Lotito chiede un incontro al Comune: “Sarà la nuova casa della Lazio”

Nella giornata di ieri, mercoledì 26 giugno, la Lazio ha chiesto un incontro al Comune per presentare in via ufficiale il progetto di ristrutturazione del Flaminio.
A cura di Rosario Federico
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L'impianto del Flaminio a Roma (Foto LaPresse)
L'impianto del Flaminio a Roma (Foto LaPresse)

La Lazio vorrebbe fare dello Stadio Flaminio la sua nuova casa. Nella giornata di ieri, il presidente Claudio Lotito l'ha voluto sottolineare inviando una pec al Comune di Roma in cui ha confermato la volontà di far diventare l'impianto della Capitale il nuovo stadio per ospitare le partite della Lazio e ha chiesto un incontro per presentare ufficialmente il piano di ristrutturazione in Comune.

Dopo aver ribadito in diverse occasioni l'interessamento per l'impianto romano degradato e in preda all'incuria, la società biancoceleste vuole provare a realizzare il suo sogno.

Lotito: "Il Flaminio sarà la casa della Lazio"

Il presidente della Società Sportiva Lazio ha inviato una lettera al comune di Roma dove ha manifestato totale interesse nei confronti del Flaminio e nella possibilità di renderlo il nuovo Stadio dei biancocelesti: "Ho fatto una serie di verifiche e approfondimenti per lo sviluppo di un piano di fattibilità per realizzare allo Stadio Flaminio di Roma la casa della S.S. Lazio – ha dichiarato Claudio Lotito nella lettera – siamo interessati allo sviluppo di un piano di ristrutturazione che, nel pieno rispetto delle normative vigenti, consenta allo Stadio Flaminio di essere uno stadio in condizione di poter ospitare incontri di calcio internazionali. Le chiedo di organizzare un incontro al quale parteciperò con il responsabile del progetto da noi designato".

L'assessore Veloccia: "Pronti a incontrare la Lazio"

L'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia si è espresso sull'interesse e la volontà manifestata da Claudio Lotito riguardo lo Stadio Flaminio: "Siamo pronti ovviamente a incontrare la S.S. Lazio e ad approfondire l'eventuale proposta che vorrà sottoporci – afferma Veloccia – il fatto che finalmente lo Stadio Flaminio e più in generale l'intero quadrante ritornino al centro dell'attenzione con diverse proposte di rigenerazione trova nell'Amministrazione non solo un interlocutore ma anche un soggetto attivo per favorire il recupero di quest'impianto sportivo della città", ha concluso l'assessore all'Urbanistica.

L'assessore Onorato: "Vogliamo restituire il Flaminio alla città"

L'assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato si è pronunciato sul tema e l'importanza del restituire il Flaminio a disposizione della città di Roma: "Nei prossimi giorni con il sindaco Roberto Gualtieri e il mio collega all'urbanistica Maurizio Veloccia fisseremo l'incontro con una delegazione della società e osserveremo, nel dettaglio, lo studio eseguito dalla Lazio. Ascolteremo con grande attenzione il progetto di Lotito, ma ci sono anche altre due soluzioni in campo. Vediamo quale risponderà al meglio agli interessi della città", ha concluso Alessandro Onorato.

Nelle scorse settimane il documento sulla ristrutturazione dell'impianto è stato considerato e apprezzato dallo stesso Onorato, l'assessore allo Sport di Roma: "Un progetto pazzesco, aspettiamo che Lotito lo presenti. Il Comune farà sicuramente il suo".

Il progetto del nuovo stadio della Lazio al Flaminio

L'obiettivo è un rimodernamento del Flaminio da 50mila posti, dove adesso ce ne sono 24mila e le nuove tribune dell'impianto, con una spesa da 250 milioni di euro. Lo stadio è stato inaugurato nel 1959 ed è vincolato e quindi, non si può modificare se si vogliono aumentare i posti a sedere, montare una copertura o costruire strutture per ospitare negozi degli impianti di proprietà così come avviene a Torino con lo Juventus Stadium. Il presidente della Lazio ha pensato ad alcune soluzioni che gli permettono di non cambiare la struttura originaria dell'impianto.

Il Flaminio è stato ideato a blocchetti. Ciò significa che nel nuovo piano, curve e tribuna semicoperta saranno solo restaurate, senza modifiche. Inoltre ci sono nuovi moduli che indicano la possibilità di altri spalti per ospitare altre 26mila persone. In questo modo si evita lo scavo vicino il rettangolo di gioco per recuperare spazi per le future tribune.

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