Stadio della Roma, terminato dibattito pubblico: che succede adesso e cosa hanno chiesto i cittadini
Dopo due mesi e dieci incontri pubblici a cui hanno partecipato circa 700 persone, è terminato il dibattito pubblico sul nuovo stadio della Roma a Pietralata. La giunta capitolina ha preso atto delle richieste dei cittadini e le ha integrate nella delibera con cui ha concesso l'interesse pubblico per la costruzione del nuovo impianto.
Cosa succede adesso: i prossimi passi verso l'ok definitivo allo stadio della Roma
Si tratta di un passo importante per il nuovo stadio, perché adesso si aprirà ufficialmente una nuova fase: l'amministrazione capitolina ha completato questa fase preliminare e adesso l'As Roma dovrà presentare un progetto definitivo, corredato da un piano economico-finanziario, che poi dovrà essere approvato dall'Assemblea Capitolina.
Nella stessa seduta sarà indicato il rappresentante del sindaco che siederà alla conferenza dei servizi decisoria, che aprirà la Regione Lazio. L'ultimo passo prima della posa della prima pietra, con l'inaugurazione che continua ad essere prevista (o meglio, è il sogno) per il 2027, anno del centenario della società giallorossa.
“Con questa delibera completiamo l'iter del dibattito pubblico e, ancora una volta, lo facciamo nel pieno rispetto delle tempistiche, dimostrando l'attenzione e la serietà con cui stiamo seguendo questo progetto per permettere la realizzazione dello stadio in tempo per celebrare il centenario della squadra giallorossa", ha spiegato l'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia.
Le richieste dei cittadini in merito al nuovo stadio di Pietralata
Come detto, le richieste emerse dagli incontri pubblici dovranno essere accolte dal progetto definitivo dell'As Roma. Ma cosa hanno chiesto i cittadini? I temi più dibattuti durante gli incontri sono stati quelli dell'ambiente, dell'accessibilità e della mobilità. Uno degli aspetti più preoccupanti per i cittadini è relativo proprio all'impatto che avrà il nuovo impianto "sull'ecosistema e sulla qualità dell’aria connessi all’eventuale modifica dello “status quo” del verde".
Nello specifico sono state sollevate perplessità in merito al consumo di suolo, alla geologia, all'archeologia, al consumo energetico, all'inquinamento acustico e a quello luminoso, alla gestione dei rifiuti. In merito a questi problemi, si chiede all'As Roma
"di sviluppare nell’ambito dello Studio di impatto ambientale gli impatti e le compensazioni proposte, anche sui fattori evidenziati dai Documenti degli Attori (impatto visivo dello stadio, impatti sul microclima locale, consumo di suolo, impatti sull’habitat naturale e sul valore ecosistemico, impatti acustici, criticità energetiche, inquinamento luminoso, isole di calore, polveri sottili e smaltimento rifiuti), tendendo alla neutralità carbonica dell’opera ed alla minimizzazione dell’impatto ambientale dell’intero progetto, anche attraverso opere compensative".
Per quanto riguarda la mobilità, i cittadini e le associazioni hanno sollevato dubbi "in merito alla funzionalità degli itinerari di deflusso dallo stadio e critiche alla funzionalità delle connessioni ciclopedonali, verso gli ambiti circostanti, i parcheggi ed i nodi del trasporto pubblico, che non assicurano un adeguato smaltimento delle grandi quantità di spettatori in uscita dallo stadio con connessi rischi per la sicurezza"
In particolare, per esempio, sono giudicati insufficienti i percorsi di attraversamento dei binari e vengono auspicati miglioramenti alle piste ciclabili.
Sempre con l'obiettivo di evitare il congestionamento dell'area, è stata richiesta "un'adeguata organizzazione del sistema dei parcheggi". Molta preoccupazione, infine, è stata espressa in merito al possibile aumento del traffico e per questo si chiede "un potenziamento del trasporto pubblico e di sistemi di mobilità alternativa".
Per questi motivi, nella delibera si legge che
"i temi della viabilità, del trasporto pubblico e del sistema della sosta dovranno essere oggetto di approfondita analisi nell’ambito del Tavolo Tecnico specificatamente istituito, anche per verificare, in relazione alle criticità segnalate in ordine ai livelli di servizio in essere, i necessari interventi di adeguamento e potenziamento del sistema di trasporto pubblico e privato".
Inoltre,
"una specifica attenzione deve essere rivolta alla mobilità ciclabile e pedonale, richiedendo espressamente che i progetti relativi alla ciclo-pedonalità siano connessi alla rete della mobilità ciclabile urbana e ai quartieri limitrofi (con particolare riferimento a via dei Monti Tiburtini) e prevedere tutte le strutture di servizio necessarie (es. parcheggi, punti di assistenza, punti ricarica)".