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Stadio della Roma a Pietralata, società e Campidoglio confermano: iniziano gli scavi archeologici

As Roma e Campidoglio in una nota congiunta hanno fatto sapere che gli scavi archeologici nell’area dello Stadio di Pietralata non provocheranno ritardi alla presentazione del progetto, che è in programma entro aprile 2025.
A cura di Alessia Rabbai
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Sul caso dello Stadio della Roma a Pietralata è in corso una definizione congiunta della pianificazione delle operazioni da attuare a partire dai prossimi giorni per quanto riguarda gli scavi archeologici. Ad annunciarlo in una nota congiunta la società As Roma e il Campidoglio. Entrambi fanno sapere che non ci sono ritardi rispetto a quanto annunciato per la presentazione del progetto, ossia entro aprile 2025. Per consegnare il progetto definitivo del nuovo impianto sportivo è necessario completare le indagini richieste dalla Soprintendenza statale.

"Nessun ritardo per le indagini archeologiche"

As Roma e Campidoglio hanno informato i cittadini che non ci sarebbe alcun ritardo nella pianificazione dello Stadio della Roma, con il riavvio delle indagini archeologiche necessarie alla sua realizzazione ma che "è in corso una definizione congiunta della pianificazione delle operazioni da attuare a partire dai prossimi giorni, che avverrà con l'aiuto costante di un team di archeologi e tecnici agronomi nel rigoroso rispetto di quanto previsto dalla normativa e dai Regolamenti di Roma Capitale".

A marzo scorso la ripresa degli scavi

Gli scavi nell'area interessata alla realizzazione dello Stadio della Roma a Pietralata sono ripresi il 24 marzo scorso. Inizialmente la prima data comunicata era il 17 febbraio 2025, poi slittata. "Voler costruire uno stadio su un'area verde destinata a parco dove c'è un bosco è una vergogna – commentano dal Coordinamento contrario alla costruzione del nuovo impianto sportivo di Pietralata – Dopo aver presentato una richiesta di formale assenso alle attività di abbattimento o taglio di alberature, respinta al mittente con un divieto al taglio degli alberi tutelati e dei conglomerati arbustivi, il 19 marzo scorso

As Roma ha ricevuto uno stop formale per l'esecuzione delle indagini archeologiche su un'area di 20000 metri quadri. Siamo certi che la concomitanza con l'apertura di un'indagine da parte della procura abbia mosso a più miti consigli quei dirigenti che, fino a ieri, ci hanno sempre risposto adducendo le più disparate motivazioni come, ad esempio, l'assenza di un bosco la cui verifica, però, non era mai stata attuata da nessuno" commentano dal Coordinamento.

"Siamo felici di aver condotto per mano il Comune in una scelta quantomeno logica – prosegue il post – ma che non ci appaga affatto visto il nulla osta concesso per l'avvio delle attività sulle aree libere nonostante l'inizio del periodo di nidificazione, che dovrebbe comportare l'interruzione di qualsiasi attività di taglio o abbattimento su tutta Roma almeno fino al 31 luglio, cosi' come previsto dal Regolamento del Verde del Comune di Roma".

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