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Stadio della Lazio al Flaminio, l’assessore Onorato: “Ho visto il progetto di Lotito, è pazzesco”

Abbandonato da anni, il Flaminio potrebbe diventare presto il nuovo stadio della Lazio. Realizzato da Antonio Nervi insieme a suo padre Pierluigi Nervi, è da tempo al centro di una grossa polemica tra chi vuole il suo restauro e chi la sua preservazione.
A cura di Natascia Grbic
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"Un progetto pazzesco". Così Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, ha definito il progetto per lo stadio dello Lazio del presidente Claudio Lotito. Il documento è stato visionato solo dall'assessore e dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e sarà poi sottoposto a tutto l'iter per l'eventuale approvazione una volta che sarà depositato. "È molto ambizioso – ha aggiunto Onorato -. Esalta l’architettura di Nervi. Siamo ottimisti circa il fatto che la Lazio possa creare il suo stadio”.

L'occasione per parlare dello stadio è stato ‘Diario di un sogno‘, l'evento organizzato all'Auditoriom Parco della Musica per celebrare i cinquant'anni dalla vittoria del primo scudetto della squadra biancoceleste.

"Le infrastrutture per arrivare ai vertici sono fondamentali. Roma, nel tempo, ha perso troppi anni soprattutto nell’impiantistica sportiva – ha dichiarato Onorato ai microfoni del club -. Dai quartieri popolari al centro: noi stiamo riaprendo tutto, dal Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a campi e piscine da Quarticciolo a Tiburtina, da Ostia a Corviale, da Collidoro a Cesano. Per la Lazio e per la Roma servono due grandi stadi. Do un’anticipazione io, non l’ho detto prima sul palco mai io il progetto dello stadio della Lazio l’ho visto, è pazzesco e aspettiamo che Lotito lo presenti. Il Comune farà sicuramente il suo".

Il Flaminio, location scelta per la realizzazione dello stadio, è in stato di abbandono da molti anni. Progettato dall'architetto Antonio Nervi e da suo padre, Pierluigi Nervi, non è solo un impianto sportivo, ma un'opera di grande valore architettonico. Il modo in cui il cemento è stato utilizzato, il gioco di linee che sembrano farlo adagiare sulla collina dei Parioli, lo rendono un bene di interesse storico e artistico, sotto tutela dal 2008. Realizzato per essere uno stadio, non è però a norma con le leggi attuali che regolano il calcio in serie A. Andrebbe quindi modificato. E qui si apre un tema enorme: restaurarlo e recuperarlo, andando oltre l'originale idea di Nervi, oppure lasciarlo così com'è, ma difficilmente utilizzabile?

Per l'utilizzo degli stadi nel calcio di serie A, la Uefa stabilisce tre criteri principali: la copertura dei posti a sedere, un'area di filtraggio (ossia lo spazio tra gli ingressi e la struttura), e un numero di parcheggi sufficientemente ampio a ospitare migliaia di tifosi. Queste tre regole impongono delle modifiche alla struttura, che inevitabilmente andrebbero ad alterare il progetto iniziale. Un altro problema è la necropoli Flaminia, che si trova sotto lo stadio: potrebbe essere immensa, e bloccare eventuali lavori di ristrutturazione.

Tra gli anni '80 e i primi '90, lo stadio è stato usato come location per i concerti e ha ospitato artisti di fama internazionale: Michael Jackson, i Rolling Stones, Prince, David Bowie. Ma le continue proteste dei residenti per i volumi altissimi hanno portato poi negli anni al blocco di questi eventi. Un'incognita, quella di chi abita nella zona del Flaminio, che potrebbe riguardare anche la realizzazione dello stadio della Lazio. Oltre a quella della famiglia Nervi, che si è sempre opposta all'idea di Lotito, e che già tempo fa aveva promesso battaglia nel caso il Comune avesse appoggiato il suo progetto.

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