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Stabilimento chiuso a Ostia, dipendente positivo era andato al lavoro con la febbre: “Atto grave”

Il dipendente dello stabilimento di Ostia positivo al coronavirus era andato al lavoro quando aveva già la febbre. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, specificando che considera la circostanza ‘grave’ e ribadendo che in caso di sintomi o febbre bisogna rimanere a casa e non uscire.
A cura di Natascia Grbic
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Il lavoratore del Bangladesh positivo al coronavirus aveva la febbre quando è andato a lavorare nello stabilimento di Ostia, chiuso prima dai gestori per precauzione e poi dalla Asl Roma 3. "Da una prima relazione della Asl Roma 3 che sta svolgendo l’indagine epidemiologica emerge che il lavoratore del Bangladesh presso lo stabilimento balneare di Ostia, che è stato ricoverato oggi presso lo Spallanzani, ha dichiarato di aver avuto la febbre fin dal giorno 14 luglio e dolori muscolari già dal 12 di luglio – ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato – Ha lavorato presso la struttura fino al 16 luglio. Questa circostanza la considero grave e chiediamo la massima responsabilità. Con la febbre e con sintomi si deve rimanere a casa e contattare un medico. Non è possibile che si vada in giro o al lavoro. Comprendo le esigenze lavorative e di proseguire nelle proprie attività, ma il rischio è troppo elevato per la collettività".

Stabilimento chiuso a Ostia, positivo un lavoratore bengalese

A chiudere lo stabilimento ‘La Vela' sono stati per primi i gestori: non appena hanno saputo che il dipendente era positivo al coronavirus hanno fermato anche le attività del bar e del ristorante. Successivamente il sopralluogo della Asl Roma 3 ha confermato l'ordine di chiusura: al momento si stanno effettuando tamponi a tappeto su tutti i dipendenti della struttura, e si stanno richiamando i clienti. L'uomo lavorava come lavapiatti, quindi non dovrebbe essere entrato troppo a contatto con il pubblico. Secondo le prime informazioni, il caso indice sarebbe il coinquilino dell'uomo, andato poi a Milano. Il lavoratore è risultato positivo dopo essersi recato al pronto soccorso per un dolore all'anca: sottoposto al tampone, i medici hanno scoperto che aveva la Covid.

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