“Spot elettorale con soldi pubblici”: sarà rimossa la gigantografia di Virginia Raggi
La gigantografia di Virginia Raggi non rispetta la par condicio e deve essere rimossa. Lo ha stabilito il Corecom, Comitato regionale per le comunicazioni. La foto di due metri per tre è parte della mostra itinerante "Storie di microcredito", pagata e organizzata dal Comune di Roma e allestita dalla partecipata Zètema. Dopo le polemiche politiche arriva la bocciatura definitiva: campagna elettorale scorretta e finanziata con soldi pubblici.
Spot elettorale con soldi pubblici: l'ammonizione del Corecom
La sindaca è scivolata sulla colla della sua gigantografia. La foto sta facendo da giorni il giro di Roma, perché fa parte dell'esposizione itinerante promossa dal Comune di Roma e organizzata insieme all'Ente nazionale per il microcredito. La mostra, allestita da Zètema, è costata a Roma Capitale 70mila euro. Ma perché uno scatto della prima cittadina compare in questa esposizione? L'obiettivo dell'iniziativa è di far conoscere ai cittadini le storie e i volti dei romani che hanno fatto ricorso al microcredito per superare la pandemia. Cosa ci faccia la gigantografia della sindaca in questa mostra rimane un mistero. Su questo Zétema ha risposto a Fanpage.it: "Noi abbiamo semplicemente installato delle cose che ci sono state mandate. Va chiesto a Roma Capitale perché tra le foto ci sia quella di Virginia Raggi". La questione era già stata sollevata dal Pd romano, che non aveva rinunciato ad animare la polemica a pochi giorni dal voto. Dopo il ricorso presentato al prefetto, arriva il parere del Corecom: lo scatto deve essere considerato come uno spot elettorale scorretto.
Dietrofront del Campidoglio: la foto deve essere rimossa
Dopo il parere del Comitato per le comunicazioni della Regione Lazio, martedì è intervenuto lo stesso Campidoglio per evitare a Virginia Raggi ulteriori impacci. Il vice capo del gabinetto della sindaca ha scritto una nota a Zètema per ordinare la rimozione immediata del cartellone dalla mostra. Nella nota spedita alla partecipata, pubblicata dal quotidiano La Repubblica, si legge: "Il Comitato ha rilevato la violazione della legge 28 del 2000 in relazione alla mostra itinerante ‘Storie di microcredito’ in quanto la cartellonistica riportante la gigantografia della sindaca uscente non risulta essere in linea con il divieto per le pubbliche amministrazioni di ‘svolgere esclusivamente attività di comunicazione indispensabile per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni’". Si tratterebbe, dunque, di una violazione delle norme per la parità di accesso ai mezzi di informazione nel corso della campagna elettorale. La gigantografia sarà rimossa dal luogo in cui si trova al momento, proprio sulla piazza del Campidoglio, e non potrà proseguire il tour dell'esposizione che si concluderà il 4 ottobre.