Spinaceto, il quartiere è invaso dai rifiuti. I residenti: “Il porta a porta non ha mai funzionato”
Poco fuori dal Grande Raccordo Anulare che abbraccia Roma, le strade di Spinaceto, Tor de’ Cenci ed Eur-Tre Pini scompaiono tra i rifiuti. I cassonetti sono pieni e i residenti si arrangiano buttando i sacchi di immondizia sui marciapiedi.
Un'anziana signora si fa largo tra i sacchi neri e rosa per buttare alcune bottiglie di plastica. A fatica, riesce nel suo intento. Un altro signore prende tra le braccia il suo barboncino per evitare che cammini tra i rifiuti.
Eppure, il quartiere è il primo ad aver ottenuto, nel 2013, il porta a porta. Il problema è che il nuovo sistema di raccolta fu riservato solo ad alcune strade. Lì dove si trovano i palazzi più grandi, con più appartamenti e, quindi, più difficili da gestire, rimasero disponibili i cassonetti su strada. "Avevamo chiesto all'assessore dell'epoca, Estella Marino (assessore all'Ambiente, ndr), di estendere il porta a porta a tutto il quartiere prima di passare ad altre zone di Roma, ma non fu fatto", racconta Guido Basso, presidente del Comitato di Quartiere di Spinaceto.
E se il porta a porta in un primo momento ha funzionato, la raccolta dei rifiuti su strada continuava a essere disastrosa. "Il problema che riscontrammo fin da subito fu che chi non voleva osservare la raccolta differenziata andava a buttare la spazzatura nei vecchi cassonetti, che si riempivano in minore tempo e venivano svuotati con meno frequenza", prosegue Basso.
Ma Spinaceto non soffre solo per la produzione di rifiuti interna. I residenti delle varie zone raccontano a Fanpage di essere "vittime" di una vera e propria "migrazione dei rifiuti": "Essendo un quartiere di passaggio, chi si dirige verso il centro di Roma o verso l'Eur, accosta l'auto e si ferma qui per buttare qualsiasi cosa. E trovando i cassonetti pieni, è facile che lasci tutto sul marciapiede o negli spazi verdi di cui dispone il nostro quartiere", dice Cristiana Giubilei, residente di Tor De' Cenci.
Basta fare un giro lungo le vie principali per notare che quasi tutti i cassonetti sono pieni, circondati da ammassi di rifiuti di qualsiasi tipo: sedie, materassi, frigoriferi, pneumatici, giocattoli per bambini, fino ai classici scarti alimentari. E il porta a porta?
Marco Pancaldi, residente a Castel Di Decima, spiega che, ad oggi, anche il porta a porta non funziona più: "La raccolta non avviene come dovrebbe. Ci sono tempi di attesa lunghissimi, una o due settimane, il che comporta che c'è un riversamento di rifiuti sulla strada anche da noi perché i cassonetti sono piccoli", racconta Pancaldi, il quale aggiunge che alla richiesta dei cittadini di incrementare il sistema i raccolta con più cassonetti o cassonetti più grandi, il Comune non ha mai risposto.
Promesse disattese
A fine 2022 era stato annunciato l'estensione del porta a porta in tutta Spinaceto e Tor de' Cenci. Purtroppo, però la promessa fatta ai cittadini non fu mai mantenuta.
A distanza di un anno, dopo aver ammesso che i palazzi presenti nei quartieri sono troppo grandi per fare ricorso ai bidoncini utilizzati per la raccolta porta a porta, l'amministrazione garantisce la creazione di isole ecologiche.
"Questa delle isole ecologiche è l'ultima cosa che ci è stata detta e non sappiamo se e quando verranno costruite. Ma ci avevano detto anche che avrebbero esteso il porta a porta. E ancora che avevano istallato 23 videocamere di sorveglianza per garantire un maggiore controllo. Da queste telecamere noi non abbiamo tratto alcun beneficio, nonostante abbiamo messo molti soldi per noleggiarle: la situazione peggiora sempre di più", dichiara Vincenzo Maisano, residente a Spinaceto.
Nel frattempo, un camion dell'Ama svuota alcuni cassonetti. Arriva anche una gru per ripulire il marciapiede e permettere ai pedoni il passaggio. Pochi metri più in là, invece, i rifiuti restano.