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Spelacchio trasloca a causa dei cantieri: l’albero di Natale di Roma si fa a piazza del Popolo

Presentando il secondo Rapporto alla città all’Auditorium Parco della Musica, il sindaco Gualtieri ha detto che lo spostamento dell’albero di Natale in piazza del Popolo si è reso necessario a causa dei cantieri della Metro C.
A cura di Enrico Tata
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Prove d'accensione (foto di Daniele Diaco)
Prove d'accensione (foto di Daniele Diaco)

I cantieri fanno traslocare Spelacchio: l'albero di Natale di Roma, ha annunciato il sindaco Gualtieri, sarà trasferito da piazza Venezia a piazza del Popolo. Presentando il secondo Rapporto alla città all'Auditorium Parco della Musica, il primo cittadino ha detto che lo spostamento si è reso necessario a causa dei cantieri della Metro C, che non permettono l'installazione delle decorazioni natalizie al centro della piazza, come di consueto. Ecco che, quindi, Spelacchio (si spera di nome e non di fatto) quest'anno sarà addobbato al centro di piazza del Popolo. L'accensione, probabilmente, sarà in programma l'8 dicembre, ma su questo ancora non c'è alcuna certezza.

Confermati, invece, l'albero di Natale e il presepe in piazza San Pietro che, come da tradizione, saranno donati da diverse zone italiane. Quest'anno il presepe arriverà dalla Valle Reatina e l'albero di Natale arriverà dall'alta valle Maira, nel comune di Macra, nella diocesi di Saluzzo e provincia di Cuneo.

Già fissata, in questo caso, la data dell'illuminazione dell'albero di Natale, la cui cerimonia è prevista sabato 9 dicembre alle ore 17. Sarà presieduta dal cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, alla presenza di suor Raffaella Petrini, segretario generale dello stesso Governatorato.

Il presepe di piazza San Pietro vuole far rivivere l'atmosfera del Natale 1223, quando san Francesco tornò dalla Terra Santa e decise di rievocare la nascita di Gesù nel piccolo borgo del Reatino di Greccio.

Per quanto riguarda l'albero, sarà un abete bianco alto quasi 25 metri. L'addobbo sarà all'insegna "della cura della Casa comune, nello spirito dell'enciclica "Laudato si'" di Papa Francesco. È molto diverso rispetto agli anni passati, ed è caratterizzato dalla presenza sull'albero di migliaia di stelle alpine della ditta Piumatto della Edelweiss di Villar San Costanzo".

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