Sparava ai passanti con fucili ad aria compressa: in casa nascondeva un arsenale di armi

Sparatoria nel quartiere Trieste, dove lo scorso giovedì 21 settembre un uomo di 49 anni ha esploso dei colpi contro i passanti scatenando il panico per strada. Tanta paura ma nessun ferito, dal momento che si trattavano dei colpi di armi ad aria compressa, anche se un portone della zona è stato danneggiato dai pallini sparati e poi rinvenuti a terra.

Fuoco di plastica sui passanti

Gli agenti della Polizia di Stato sono partiti dalle testimonianze delle persone presenti al momento della sparatoria per provare a ricostruire quanto accaduto e, soprattutto, raccogliere elementi utili per individuare il cecchino. Già perché l'uomo, stando a quanto si apprende, si sarebbe appostato vicino alla finestra del suo appartamento e da lì avrebbe aperto il fuoco – sia pure di plastica – contro i passanti, generando un'ondata di panico.

Un arsenale ad aria compressa

Dopo aver raccolto indizi sufficienti, i poliziotti si sono presentati a casa del sospettato, il quale però ha negato di essere in possesso di alcun tipo di arma. La successiva perquisizione domiciliare, però, ha permesso agli agenti di rinvenire un vero e proprio arsenale ad aria compressa che l'uomo teneva nascosto in camera da letto, nei cassetti e sotto il letto: quattro fucili, di cui uno a canne mozze, quattro pistole, tre tira pugni, di cui uno con un taser elettrico, diverse scatole di munizioni, tredici tra pugnali e coltelli e un machete.

Dagli accertamenti le armi sequestrate sono risultate prive del tappo rosso previsto per legge. L'uomo, considerato non idoneo all'acquisto delle armi in suo possesso, è stato quindi denunciato in stato di libertà per detenzione abusiva e omessa custodia di armi e per getto pericoloso di cose.